Faida tra rapper, il giudice nega i domiciliari a Simba La Rue: resta a San Vittore
"Ci siamo picchiati, io sono più forte e gli ho detto che visto che lui mi aveva umiliato ora toccava a lui". Così Simba La Rue, all'anagrafe Mohamed Lamine Saida, era stato arrestato insieme ad altre otto persone e portato in carcere a San Vittore (Milano), con l'accusa di aver aggredito e sequestrato il collega e capo della gang rivale Baby Touché, vero nome Amine Amagour, 19 anni.
Oggi il gip di Milano Guido Salvini ha respinto la richiesta di domiciliari per il rapper 20enne, ma ha confermato l'autorizzazione a trasferirlo "nel più breve tempo possibile" all'ospedale San Gerardo di Monza, dove dovrà essere operato per le conseguenze dell'aggressione subita nelle scorse settimane a Treviolo (Bergamo). I fendenti avrebbero danneggiato la zona dell'arteria femorale, tanto da rendergli difficile ogni movimento.
La motivazione? "L'incapacità dell’indagato di auto controllarsi" e la mancanza del "requisito dell’affidabilità". Da parte di Simba La Rue, scrive il gip di Milano, "non è pervenuta alcuna accettazione e disponibilità in merito a un programma di recupero che comporterebbe un distacco dallo stile di vita sinora assunto".
L'accoltellamento di Simba La Rue
Una guerra tra bande nemiche, senza esclusione di colpi. Il più eclatante alle quattro del mattino in un paesino della provincia di Bergamo, Treviolo, il 16 giugno: mentre si trova in compagnia della fidanzata, Simba La Rue viene accoltellato da alcuni sicari inviati dal gruppo di Baby Touché.
La motivazione di tanto astio? Tutto ha origine da un brano di insulti, e da alcuni commenti sui social. La tensione monta sempre più, sul web e per strada. Agguati, spedizioni punitive, commenti carichi di odio. Ma soprattutto un presunto sequestro.
"Sono stato umiliato pubblicamente"
Tra l'8 e il 9 giugno Baby Touché sarebbe infatti stato aggredito da un gruppo di ragazzi che lo avrebbero tenuto sequestrato e picchiato ripetutamente. I responsabili avrebbero poi filmato e pubblicato il video su Instagram, costringendo anche il rapper a salutare i fan di Simba La Rue come gesto di umiliazione. "Sono stato umiliato pubblicamente da questi ragazzi, mi hanno lanciato sassi e fatto un video", ha detto Baby Touché.
Negano i membri della gang nemica. “Era tutto finto, volevamo aumentare visualizzazioni su Instagram e monetizzare sulla faida. Baby Touché non è stato rapito", hanno detto agli inquirenti.