Faida fra rapper, la gang di Simba La Rue ammette di aver sequestrato e picchiato Baby Touché
Sono iniziati gli interrogatori dei 9 arrestati venerdì 29 luglio, nell'ambito dell'indagine della Compagnia Duomo dei Carabinieri di Milano sulla faida fra i rapper Simba La Rue e Baby Touché. A finire in manette è il cantante comasco e 8 suoi sostenitori, ritenuti responsabili di aver sequestrato e picchiato il rivale di Padova.
Gli arresti
La rivalità fra Simba La Rue e Baby Touche è subito sfociata in violenza e soprattutto in propaganda sui social. A raccontare il sequestro sono stati infatti gli stessi autori (o presunti tali) sui loro account Instagram, come dimostrazione di forza nei confronti della gang rivale.
Così i Carabinieri sono risalti ai responsabili dei delitti: Sara Ben Salha (20 anni), Marco Locatelli (22 anni), Alan Christopher Momo (23 anni), e Dago Fabio Carter (25 anni), oltre ovviamente allo stesso Simba La Rue (al secolo Mohamed Lamine Saida).
In risposta a quel sequestro la gang di Baby Touche ha subito giurato vendetta e infatti qualche giorno dopo Simba La Rue è stato accoltellato. Ma su questo delitto le indagini sono ancora in corso.
Gli interrogatori
Gli indagati sono stati interrogati dal Gip di Milano Guido Salvini e, secondo quanto riporta La Repubblica, avrebbero ammesso le loro responsabilità.
I 9 soggetti sono indagati per sequestro di persona, rapina e lesioni aggravate. Oltre al reato commesso ai danni di Baby Touche, sarebbero infatti anche responsabili di un'aggressione contro due suoi sostenitori avvenuta il primo marzo.
In quell'occasione Sara Ben Salh, l'unica donna del gruppo, avrebbe attirato i due in una trappola e gli altri li avrebbero aggrediti.
Resta ancora da interrogare Simba La Rue, che è ancora ricoverato in ospedale in seguito alla coltellata ricevuta per vendetta dal gruppo di Baby Touché.