Fabrizio, il driver morto dopo uno schianto con la Porsche: l’autopsia potrebbe dare nuove risposte
Si aspetta l'esito dell'autopsia per cercare di capire cosa possa essere successo sabato pomeriggio quando l'imprenditore Fabrizio Antonuzzi si è schiantato con la sua Porsche 991 Gt3 Gs sulla pista dell'autodromo Angelo Bergamonti di San Martino del Lago, in provincia di Cremona. Tre le ipotesi degli inquirenti ci sono infatti sia il malore che l'errore umano. L'esame quindi potrebbe aggiungere un tassello fondamentale. Una volta concluso, la salma potrà essere restituita alla famiglia per il funerale.
Non ci sono segni di frenata lungo il rettilineo
Il 61enne stava effettuando delle prove libere quando a un certo punto si è schiantato a 240 chilometri orari finendo contro il guard rail. L'incidente si è verificato alle 15.30 di sabato pomeriggio. Dopo lo schianto, i presenti hanno allertato immediatamente le forze dell'ordine e i soccorsi. Nonostante il loro tempestivo intervento, gli operatori del 118 non hanno potuto far altro che costatarne il decesso. I primi rilievi hanno dimostrato che non ci sono segni di frenata lungo il rettilineo. Per questo gli investigatori optano per una delle due ipotesi o per un guasto ai freni.
Il ricordo degli amici: Era un bravo pilota e una persona gentile
Antonuzzi lascia una moglie e quattro figli. La famiglia viveva a Manerba. Il 61enne aveva un'azienda che progettava e arredava negozi di gioiellerie e ottica per tutta Italia. Era molto conosciuto a Manerba e in tutto il Bresciano. Al lavoro aggiungeva la passione per le corse in pista. "Era un bravo pilota e una persona gentile", raccontano dal Krypton Motorsport di Rovato in un video condiviso su Facebook.