Fabrizio Corona: “Se sei convinto di aver subito un’ingiustizia sei pronto a sacrificare la vita”
"Se sei convinto di aver subito una grave ingiustizia lotta pronto anche a sacrificare la tua vita": è questo il post che è comparso nel giorno di Pasqua, domenica 4 aprile, sul profilo Instagram di Fabrizio Corona. L'ex re dei paparazzi, che si trova nel carcere di Monza, ha da poco sospeso lo sciopero della fame che aveva intrapreso dopo la notizia della revoca degli arresti domiciliari da parte del tribunale di Sorveglianza.
Corona: "Servirà per qualcuno e qualcuno capirà"
Sempre nel post, a corredo di una foto, si legge: "Servirà per qualcuno, servirà, e qualcuno capirà". Le parole arrivano dopo i gesti autolesionistici perpetrati subito dopo la decisione dei giudici. Una volta saputo quanto stabilito, Corona si è provocato dei tagli alle braccia ed è stato ricoverato nel reparto di Psichiatria dell'ospedale Niguarda. Dopo giorni di permanenza nella struttura ospedaliera, è stato trasferito in carcere dove dovrà scontare tre anni di reclusione residuo.
Ha interrotto lo sciopero della fame
Le sue condizioni psicologiche preoccupano amici, parenti e anche il suo legale da sempre al suo fianco. In un'intervista in esclusiva a Telelombardia, era stato proprio l'avvocato Ivano Chiesa a comunicare che: "Da un punto di vista fisico finalmente mi ha ascoltato perché gli ho detto: Fabrizio ho bisogno di te, altrimenti in quelle condizioni fisiche lì non mi aiuti e invece dobbiamo continuare una battaglia giudiziaria". Grazie a queste parole infatti avrebbe interrotto lo sciopero della fame e ripreso a mangiare. Sulla sua situazione si è espresso anche il garante dei detenuti della Lombardia: “Spero che la risonanza mediatica del suo caso possa far riflettere le istituzioni affinché dal ministro e dal tribunale di sorveglianza possano riconsiderare se tenere nelle carceri lombarde e italiane persone che hanno queste tipo di problematiche". E proprio per questo motivo, la deputata di Alternativa C'è, Emanuela Corda, aveva presentato una interrogazione parlamentare.