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Fabrizio Corona resta ancora in ospedale prima del carcere, avvocato: “Non è una persona pericolosa”

É ancora in ospedale Fabrizio Corona e ci resterà per qualche altro giorno prima di presentarsi al carcere di Opera di Milano dopo la revoca ai domiciliari decisa dal Tribunale di Sorveglianza. Corona si trova nel reparto di psichiatria: “Ha tentato di tagliarsi le vene”, precisa l’avvocato difensore Ivano Chiesa raccontando tutta la giornata di ieri a Fanpage.it. Fino a concludere: “L’ultima decisione dei giudici è il capitolo più buio della storia giudiziaria di Fabrizio. Ritornerà in carcere ma non è una persona pericolosa”.
A cura di Giorgia Venturini
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"Fabrizio resterà in ospedale ancora per qualche giorno". Lo ha riferito a Fanpage.it Ivano Chiesa, l'avvocato di Fabrizio Corona il giorno dopo la revoca dei domiciliari all'ex paparazzo decisa dal Tribunale di Sorveglianza. Corona si trova ora in ospedale, nel reparto di psichiatria, dopo che ieri ha tentato di "tagliarsi le vene non appena ha saputo la notizia. Così è stato trasportato in ospedale per essere medicato. Eppure un uomo che ha degli evidenti problemi di salute ora dovrà ritornare in carcere", spiega il suo legale. Riavvolgendo il nastro, Corona ieri mattina ha pubblicato sui social le immagini del suo volto insanguinato dopo essersi tagliato gli avambracci ed essersi cosparso la faccia di sangue. In un video ha urlato: "Adesso vi faccio io vedere come si combatte l'ingiustizia. Pronto a dare la mia vita in questo paese ingiusto", rivolgendosi invece ai giudici che hanno chiesto la revoca ai domiciliari. In altra ripresa si vede la madre dell'ex fotografo piangere quando i poliziotti stanno portando via da casa il figlio: "Non ho più dignità", dice in lacrime la donna. Mentre il figlio cerca di rassicurarla: "Stai serena che già ho tante altre preoccupazioni".

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Attimi concitati tra Corona e la polizia

Fuori dalla casa, e pochi minuti prima di salire in ambulanza, ci sono stati attimi concitati tra Corona e i poliziotti: il primo si se sente che urla ai secondi "che fine ha fatto il mio cellulare". Con Corona c'era anche il suo avvocato che a Fanpage.it racconta nel dettaglio quanto accaduto: "Senza nessun provvedimento e mandato gli agenti si sono messi in tasca il cellulare di Fabrizio. E siccome lui ha capito che il suo telefono non poteva prenderlo la polizia, ha reagito. Capisco che magari i poliziotti lo abbiano fatto per errore, ma Fabrizio è una persona pacifica. Non ha mai reagito senza motivo". Alla fine il telefono è stato consegnato all'avvocato che a sua volta lo ha reso alla famiglia. Durante quegli attimi l'ex fotografo preso dalla rabbia ha sferrato un pugno contro l'ambulanza rompendo il vetro di una delle porte posteriori.

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Avvocati: Momento più basso della storia giudiziaria di Corona

Per l'avvocato Chiesa non ci sono dubbi: "Si tratta del momento più basso della storia giudiziaria di Fabrizio Corona. I giudici non sanno quello che dicono. Ma la battaglia è appena iniziata". Non sono pochi i messaggi in difesa dell'ex paparazzo: "Certo, il popolo ha capito che Fabrizio non è una persona pericolosa. Ci sarà un motivo. La giustizia è molto distante dal popolo. I giudici non hanno neanche preso in considerazione i pareri positivi degli esperti su Corona".

Corona torna in carcere per aver utilizzato i social

Il motivo alla base della decisione dei giudici è da ricondurre all'utilizzo dei social: Fabrizio Corona aveva il divieto imposto dai magistrati di usare i social e di comparire in tv, cosa a cui invece non aveva rinunciato. Il legale ha più volte ribadito a Fanpage.it: "Fabrizio ha anche l'obbligo di mantenere la famiglia. Il suo lavoro è comparire nei programmi tv e sui social: forse a molti non è chiaro quante visualizzazioni fanno i suoi contenuti sui social. Dopotutto tante altre persona si sono costruite una carriera su Instagram. Quindi per questo ora dico basta". Secondo l'avvocato "i giudici, e non solo i giudici, sono intrappolati nello stereotipo del Fabrizio di 14 anni fa. L'ultimo reato risale al 2007. Ora dico basta".

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