Fabrizio Corona a processo per diffamazione contro Giorgia Meloni: la presedente sarà sentita come parte civile

Si è tenuta oggi nel tribunale di Milano l'udienza per l'ammissione delle prove nel processo a carico di Fabrizio Corona e di Luca Arnau, nel quale la presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è costituita parte civile. L'ex paparazzo e il giornalista sono accusati di diffamazione aggravata per la pubblicazione di un articolo a proposito di un presunto "legame affettivo" tra la premier e il deputato siciliano di Fratelli d'Italia, Manlio Messina. La presidente Giorgia Meloni sarà sentita come parte civile e il suo avocato Luca Libra ha anticipato che chiederà che l'esame si svolga da Palazzo Chigi come prevede la legge.
L'articolo oggetto della contestazione uscì sul sito Dillinger.it nell'ottobre 2023, cioè nelle settimane di crisi tra Meloni e l'ex compagno Andrea Giambruno. Secondo il pubblico ministero Giovanni Tarzia, Corona, "caporedattore di fatto" della testata, avrebbe chiesto al giornalista Arnau di pubblicare un articolo con alcune foto alterate, riportando una notizia che avrebbe saputo non avere alcun fondamento. L'articolo aveva fatto scattare la denuncia per diffamazione sia da parte di Meloni che di Messina, entrambi costituitisi parti civili nel processo.
"Le menzogne non possono essere accettate – ha commentato a margine dell'udienza Messina, che sarà sentito il prossimo 16 giugno – fatte passare solo per il puro divertimento di fare gossip. Chi racconta menzogne deve abituarsi che il prezzo va pagato. Oggi siamo qui per dimostrare questo, né più né meno”. E ancora: "Non si può inventare una notizia di sana pianta solo per fare follower. Non si gioca con la vita delle persone. Persone sposate, che hanno figli… siamo due cittadini che sono stati denigrati".
L'avvocato Ivano Chiesa, difensore di Corona, ha annunciato che il suo assistito si farà interrogare dal giudice e renderà anche dichiarazioni spontanee. "Massimo rispetto per la premier Meloni – ha commentato Chiesa – ma da dire che ‘può essere questo l'uomo che ha ridato la luce al cuore infranto' di una donna non è una diffamazione. Facciamo il processo ne ho fatti tanti, uno in più…".