Fabio Friggi, trovato morto con il cranio fracassato: indagata l’amica, ma non per omicidio
Una svolta nelle indagini che riguardano la morte di Fabio Friggi, il 44enne trovato morto con il cranio fracassato nell'appartamento di un'amica a Trivolzio (Pavia) lo scorso 18 agosto. La giovane donna che era con lui, che aveva dato l'allarme e raccontato agli inquirenti di aver rinvenuto il corpo già senza vita, adesso si trova iscritta nel registro degli indagati. Non, però, con l'accusa di omicidio: l'ipotesi di reato, secondo quanto finora trapelato, potrebbe essere quella di omissione di soccorso. Fabio Friggi, insomma, potrebbe non essere stato ucciso.
A dipanare ogni dubbio, intanto, si attendono gli esiti degli accertamenti effettuati dal Ris e il referto dell'autopsia che stabilisca la causa del decesso – e che, per il momento, sembra escludere che la morte dell'uomo sia stata provocata dalla profonda ferita alla testa.
Restano, però, ancora molte domande senza risposta sulla dinamica di un decesso così misterioso. Perché i due, nonostante una vecchia denuncia (poi ritirata) da parte di lei, si trovavano in casa insieme da due giorni? Perché Fabio non aveva detto la verità alla sorella la sera di giovedì 17 agosto, raccontandole che si sarebbe recato "a cena a casa di amici", e che sarebbe tornato presto, mentre in realtà si recava in gran segreto dall'amica Chiara Molinari?
E soprattutto, cos'è successo davvero tra la sera del 18 agosto e la mattina del ritrovamento, sabato 19 agosto, in cui il corpo del 44enne viene rinvenuto con il cranio fracassato, con tracce di sangue sparse per tutto l'appartamento (che, a questo punto, potrebbero essere il segno che Fabio si sia trascinato ancora vivo, ma ferito, per l'abitazione dell'amica)?