“Fabbrica degli orrori” a Usmate Velate, anche minori tra i lavoratori sfruttati e picchiati
Una vera fabbrica degli orrori: a Usmate Velate, in provincia di Monza e Brianza, sono stati arrestati tre uomini accusati di aver reclutato, assunto e impiegato operai maggiorenni e minorenni che venivano sfruttati, malmenati e costretti a vivere in condizioni disumane. I tre – stando a quanto scoperto dalle forze dell'ordine – approfittavano dello stato di bisogno dei lavoratori che facevano arrivare da regioni povere della Romania.
Dalla Romania all'Italia costretti a lavorare sotto minaccia e violenza
L'arresto è avvenuto nel tardo pomeriggio di lunedì 16 novembre. I tre uomini di 50, 26 e 24 anni avevano occupato abusivamente un terreno agricolo nella zona industriale di Usmate Velate: qui raccoglievano, smaltivano e rivendevano pallet. Le indagini sono partite grazie alla denuncia di due giovani operai – uno dei quali minorenni – che dopo essere stati selezionati in Romania si erano trovati costretti a lavorare giorno e notte senza retribuzione, sotto minaccia e violenza fisica. I due, stanchi delle condizioni in cui vivevano, a luglio erano scappati per poi – grazie all'aiuto di una loro connazionale – un mese più tardi andare alla caserma dei carabinieri di Brescia e raccontare tutto.
Trovati 13 uomini e donne in degradanti condizioni psicofisiche
Dalle indagini è emerso che la selezione dei giovani – spesso minorenni – in Romania era supportata da una rete di contatti che garantiva protezione e rifugio a chi doveva affrontare il viaggio fino in Italia. Una volta giunti in Brianza, iniziavano a lavorare a Usmate. Durante le ore lavorative, l'unica pausa concessa era solo all'ora di pranzo per una veloce consumazione del pasto. Niente riposi e nessun permesso. Raccolti tutti gli elementi, i carabinieri hanno quindi perquisito l'area in questione dove sono stati trovati 13 tra uomini e donne, tutti giovanissimi e quattro dei quali minorenni, in degradanti condizioni psico-fisiche. Sono state riscontrate inoltre pessime condizioni igienico-sanitarie. Oltre all'arresto dei tre "titolari" si è proceduto al sequestro dell'area e alla contestazione di violazioni amministrative per la somma di 163.650 euro. I tre uomini arrestati sono stati quindi portati nel carcere di Monza.