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Trenord cancella 50 treni: “Fa troppo caldo”

Cancellati 50 treni Trenord (in particolare convogli dei passanti S2 e S6) per “manutenzione straordinaria” dovuta alle alte temperature. Il M5S lombardo chiede la testa dell’ad Marco Piuri: “Spiegazioni irreali per un servizio scarso”
A cura di Francesca Del Boca
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Immagine di repertorio
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Termometro impazzito, e i raggi del sole che ardono ogni angolo della Lombardia. Per questo, Trenord ha deciso di cancellare 50 treni da lunedì 18 luglio a domani giovedì 21 luglio: a risentirne più che altro le linee del passante S2, che collega Mariano Comense e Rogoredo, e il passante S6 che unisce Novara con Pioltello.

Qual è il nesso? Un piano di manutenzione straordinaria, visto lo stress a cui le temperature hanno sottoposto i convogli. Colpa insomma della "ondata di caldo eccezionale che sta colpendo l'intera regione".

Il calore, infatti, obbligherebbe la motrice a sforzi superiori. Senza contare che maggior parte dei vagoni in circolazione è dotata di sistemi di condizionamento che si bloccano al superamento dei 35 gradi, temperatura più volte raggiunta nelle ultime settimane: solo in questi giorni, sotto il sole il termometro sale fino ai 37/38 gradi. Si tratta fondamentalmente dei convogli più vecchi, che sono ancora provvisti di sistemi vecchi e che hanno più bisogno di cure.

Insorgono i pendolari e soprattutto il M5S lombardo, che chiede la testa dell'ad di Trenord Marco Piuri. "Trenord si dimentica che ogni anno arriva l’estate, per loro sembra essere una sorpresa. È assurdo credere che Trenord abbia dato questa motivazione a tutti i pendolari che ogni giorno sono costretti a sopportare disservizi, ritardi e cancellazioni". Così il capogruppo in Regione Nicola Di Marco. "Probabilmente, se Trenord deve effettuare oggi delle manutenzioni straordinarie sui treni, questo significa che ha fallito nel lavoro quotidiano. La manutenzione è uno dei punti deboli dell’azienda, e oggi più che mai i nodi vengono al pettine".

E quindi via al capo dell'azienda di piazzale Cadorna. "Perché nessuno merita un servizio così scarso e delle spiegazioni così irreali. Se continuerà da parte di Regione questo silenzio sarà normale considerare l'assessore Terzi complice di questo disastro”.

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