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Fa scoppiare una bomba davanti alla scuola di polizia a Brescia: arrestato un uomo dopo 8 anni

È stato arrestato il responsabile della bomba davanti alla scuola di polizia di Brescia scoppiata nel 2015: è un anarchico spagnolo, accusato terrorismo e violazione delle normative sugli esplosivi.
A cura di Giorgia Venturini
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Oggi mercoledì 4 ottobre la polizia di Stato ha arrestato un uomo ritenuto il responsabile di un attentato con finalità di terrorismo e violazione delle normative sugli esplosivi. Gli giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brescia ha emesso una custodia cautelare in carcere.

L'esplosione otto anni fa davanti alla scuola di polizia

I fatti risalgono al 18 dicembre del 2015 quando a Brescia è esploso un ordigno contenuto in una pentola a pressione vicino all'ingresso della Scuola di Polizia giudiziaria. In arresto per questa bomba è finito Juan Antonio Sorroche: si tratta di un anarchico spagnolo già condannato a 14 anni per la bomba piazzata alla sede della Lega di Villorba (Treviso) nel 2018. Si trova già in carcere a Terni.

Le indagini per risalire a Sorroche

Una svolta nelle indagini sulla bomba esplosa a Brescia era stata possibile quando venne perquisito il covo dove si nascondeva Sorroche: qui erano emersi elementi utili che collegavano l'uomo ai fatti davanti alla scuola di polizia. Utile alle indagini è stato anche il campione di Dna prelevato durante un alcol test effettuato qualche giorno prima l'arresto, ovvero avvenuto l'anno dopo i fatti di Treviso. Gli accertamenti hanno confermato che il campione di Dna era compatibile con quello trovato nello zaino in cui era stata inserita la bomba artigianale.

La conferma è arrivata anche nell'analisi della rivendicazione subito dopo l'esplosione dell'ordigno: gli esperti hanno attribuito lo scritto firmato "Cellula anarchica acca (C.A.A.)" a Sorroche perché combaciava il suo lessico e la semantica. Così come gli errori grammatici, gli stessi fatti dal detenuto quando scriveva lettere in carcere.

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