Fa il gesto antiviolenza a una manager e si salva da uno stupro: a processo l’uomo che l’ha aggredita
Andrà a processo immediato l'uomo di 23 anni che è accusato di violenza sessuale nei confronti di una ragazza di 19 anni, aggredita nella notte tra il 21 e il 22 novembre a Milano. La giovane è riuscita a salvarsi facendo il segnale anti violenza a una manager di McDonald's in via Torino.
Il racconto della vittima di 19 anni
Ascoltata dalle forze dell'ordine, la vittima aveva spiegato che quella sera si trovava a Milano per un concerto. Dopo essere stata accompagnata da un amico nel hotel nel quale alloggiava, aveva deciso di fare due passi in piazza Duomo.
Lì aveva incontrato un gruppo di coetanee e coetanei, tra cui il 23enne, con cui aveva chiacchierato. La 19enne e l'arrestato sarebbero, a un certo punto, rimasti soli. La prima aggressione sarebbe avvenuta intorno all'1.30 di notte in piazza della Scala.
Agli investigatori ha raccontato che quel ragazzo le aveva detto: "Ho due volti, uno cattino e uno buono". L'aveva anche minacciata di "farla a pezzi" se avesse cercato di scappare. Aveva provato a portarla a casa, ma fortunatamente i due erano passati di fronte al fast food.
L'uomo andrà a giudizio immediato
La manager aveva subito compreso il segnale (mano alzata, pollice piegato verso il palmo per poi chiudere le altre dita a pugno) e aveva chiamato la polizia.
Il 23enne è stato così arrestato. Per lui, il pubblico ministero Cristian Barilli ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato. Questo non prevede l'udienza preliminare. Il processo inizierà il 14 febbraio.
Sono state raccolte le immagini della telecamera di sorveglianza e alcune testimonianze che hanno permesso di poter avere un quadro completo di quanto accaduto quella notte.