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Ex primario trovato morto nel fiume, il cordoglio del paese: “Ha fatto nascere intere generazioni”

Sant’Angelo Lodigiano in lutto per la morte di Francesco Rovere, ex primario di Ginecologia del locale ospedale che ha fatto nascere generazioni di santangiolini. Rovere, 91enne e malato di Alzheimer, è caduto nel fiume Lambro.
A cura di Francesco Loiacono
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Francesco Rovere (foto dal gruppo Facebook: Orgoglio Santangiolino)
Francesco Rovere (foto dal gruppo Facebook: Orgoglio Santangiolino)

È grande il dolore a Sant'Angelo Lodigiano, in provincia di Lodi, per la morte di Francesco Rovere. Il 91enne è stato per anni primario nel reparto di Ostetricia e ginecologica del locale ospedale Delmati: "Un grande professionista che ha fatto nascere tanti santangiolini e un grande ‘signore'", lo ha definito il sindaco di Sant'Angelo, Maurizio Villa. Rovere era da tempo malato di Alzheimer e proprio la malattia potrebbe avere avuto un ruolo determinante nell'incidente che ha portato alla sua morte.

La scomparsa mercoledì pomeriggio: il cadavere ritrovato l'indomani

Mercoledì pomeriggio infatti l'uomo è uscito di casa con le pantofole e abiti casalinghi: la moglie, anche lei anziana, non è riuscita a fermarlo ma ha subito avvertito i soccorsi. Per circa 24 ore i vigili del fuoco hanno scandagliato i dintorni dell'abitazione alla ricerca dell'uomo, il cui corpo senza vita è stato trovato nel fiume Lambro a poca distanza da casa. Sulla riva è stato trovato il bastone da passeggio di cui l'anziano si serviva durante le sue passeggiate. L'ipotesi più plausibile è che Rovere, in stato di confusione, sia caduto nel fiume e sia poi morto annegato: una tragica fatalità.

Tanti sono stati i messaggi di cordoglio per la scomparsa del medico: "La nostra Città ora ha una stella in più che brilla nel proprio firmamento ed è doveroso stringerci tutti intorno alla famiglia di Francesco nell'affettuoso ricordo del loro caro", è il messaggio apparso sul gruppo Facebook "Orgoglio santangiolino" assieme a una foto del medico. "Grande dottore e grande uomo di una umanità straordinaria", uno dei tanti messaggi scritti da chi aveva conosciuto Rovere in occasione della nascita dei propri figli.

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