Ex modella truffata dai chirurghi dei vip, la sentenza: “L’hanno spinta a pagare cifre iperboliche”
Sono state depositate le motivazioni della sentenza pronunciata dai giudici della Corte d'Appello di Milano che lo scorso 26 settembre hanno confermato la condanna a due anni e mezzo di carcere nei confronti di Marilena Pizzuto e Santo Gentilcore, marito e moglie, entrambi chirurghi estetici molto conosciuti nel mondo dei vip accusati di truffa. La vittima era un ex modella.
I due medici, titolari di uno studio nel centro di Milano, avrebbero ingannato la donna diagnosticandole, tra il 2016 e il 2018, una sclerodermia: le avrebbero detto di avere una grave malattia della pelle, in realtà inesistente, così da spingerla a curarsi con una terapia innovativa e cioè sostituire i muscoli danneggiati con tessuti riprodotti in laboratorio con il suo stesso Dna. In questo modo si sarebbe sottoposta a 22 interventi e avrebbe pagato quasi quattro milioni di euro.
In realtà le avrebbero somministrato un mix di vitamine, minerali e collagene. Da qui le accuse per truffa e il processo che ha portato a una condanna sia in primo che in secondo grado.
Stando a quanto riportato dal quotidiano Il Giorno, i giudici hanno evidenziato la credibilità e attendibilità della parte lesa, Oksana Moroz.
Per la Corte la donna sarebbe stata ingannata e spinta a pagare "cifre iperboliche per prearati che si risolvevano in gocce e pillole dal pressoché nullo valore terapeutico". Sarebbe stata inoltre tenuta in uno stato di "evidenza dipendenza" e sarebbe stata "soggiogata" dai medici. I giudici hanno confermato anche il risarcimento di circa tre milioni di euro. I due medici, che hanno sempre negato le accuse, potranno invece ricorrere in Corte di Cassazione.