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Uccide un uomo, poi si spara in bocca ma non muore: non potrà essere mai condannato

Il gip di Brescia ha prosciolto Giuseppe Valetti. L’ex maresciallo dei carabinieri, che il 13 aprile scorso ha ucciso Satpal Singh a Brescia e ha provato a togliersi la vita, è stato dichiarato non in grado di stare a processo.
A cura di Enrico Spaccini
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Immagine di repertorio
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È stato prosciolto Giuseppe Valetti, l'ex maresciallo dei carabinieri che lo scorso 13 aprile in via Codignole a Brescia ha ucciso Satpal Singh per poi spararsi in bocca pochi minuti dopo a qualche centinaia di metri dall'appartamento del 55enne. Secondo il giudice per le indagini preliminari, che aveva chiesto una perizia sulle condizioni del 78enne ricoverato da quel giorno in ospedale, l'anziano non è in grado di stare a processo. Quando le sue condizioni miglioreranno, Valetti sarà trasferito in una Casa di riposo.

L'omicidio e il tentato suicidio per un appartamento conteso

Stando a quanto ricostruito, mesi prima dell'omicidio Singh aveva acquistato un appartamento da Valetti in via Corsica, sempre a Brescia, e cercavano di entrarne in possesso. Per liberarlo, però, il 78enne avrebbe preteso somme che secondo la famiglia del muratore 55enne di origini indiane non gli erano dovute.

Secondo gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore Francesco Carlo Milanesi, il 13 aprile Valetti si era presentato sotto casa di Singh in via Codignole chiedendogli i soldi. Al termine della discussione, l'ex maresciallo dei carabinieri ormai in pensione da diversi anni ha estratto la pistola e sparato al cuore del 55enne. Dopodiché, Valetti è andato all'appartamento di via Corsica conteso e si è sparato in bocca.

Valetti non è in grado di affrontare un processo

Valetti, però, non è riuscito a togliersi la vita. Il proiettile lo ha colpito su una parte del cervello che governa parola e comprensione in modo irreversibile, ma non lo ha ucciso. Da quel 13 aprile l'ex maresciallo è ricoverato in un ospedale di Brescia, ma non è in grado di parlare o di comprendere quanto gli viene detto.

Prima ancora di arrivare all'udienza preliminare, il gip ha disposto su Valetti, difeso dall'avvocata Tiziana Scepi, una perizia per verificare le sue condizioni di salute. Gli accertamenti sono stati affidati alla psichiatra Valentina Stanga, che ha dichiarato il 78enne non in grado di stare a processo. Per questo motivo, il gip ha disposto il proscioglimento per Valetti.

Quando le sue condizioni di salute lo permetteranno, il 78enne sarà trasferito in una Casa di riposo. Per quanto riguarda la famiglia di Singh, la moglie e i due figli potranno procedere con la causa civile.

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