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Ex direttore di un ufficio postale si intasca 600mile euro e fugge a Capo Verde: chiesti 6 anni

Un 44enne di Bovisio Masciago (Monza) è accusato di peculato, truffa aggravata e indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento. Per lui, ex direttore di un ufficio postale a Cesano Maderno, la Procura ha chiesto la condanna in primo grado in abbreviato a 6 anni di reclusione.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
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La Procura di Monza ha chiesto la condanna a 6 anni di reclusione per l'ex direttore dell'ufficio postale di Cesano Maderno imputato per peculato, truffa aggravata e indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento. Il 44enne, residente a Bovisio Masciago, avrebbe sottratto 430mila euro ai risparmiatori e truffato correntisti, soprattutto anziani, per oltre 200mila euro fuggendo poi a Capo Verde.

Gli oltre 600mila euro sottratti dall'ufficio e dai correntisti

Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, il 44enne avrebbe sottratto circa 177mila euro dal distributore automatico di banconote, altri 83mila euro da una cassaforte destinata al pagamento delle pensioni e 170mila euro da quattro libretti postali.

Inoltre, dal 2022 avrebbe truffato alcuni correntisti della filiale di Cesano Maderno, soprattutto anziani, attraverso la falsa vendita di buoni fruttiferi e alcune operazioni compiute sui libretti postali. Il tutto, con un valore complessivo che supera i 200mila euro.

La fuga a Capo Verde e il processo

Le indagini erano iniziate quando i parenti del 44enne ne avevano denunciato la scomparsa e i suoi colleghi gli ammanchi dai conti e dalle casse. L'ex direttore dell'ufficio postale era a Capo Verde, l'isola che si trova di fronte al Senegal nell'Oceano Atlantico. Dopo circa un mese e mezzo, è tornato in Italia ed è stato arrestato nel luglio del 2024.

Come riportato da Il Giorno, per il 44enne, la Procura ha chiesto la condanna in primo grado e in abbreviato a 6 anni di reclusione. L'uomo, intanto, avrebbe ammesso quanto gli viene addebitato, affermando di essere vittima del gioco d'azzardo. Poste Italiane si sono costituite parte civile.

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