video suggerito
video suggerito

Ex assessore Zambetti condannato, Forte: “Nessuna istituzione politica è immune alla ‘ndrangheta”

A poche ora dalla sentenza di condannata definitiva per l’ex assessore regionale Domenico Zambetti la presidente della Commissione antimafia di Regione Lombardia Monica Forte tiene a precisare a Fanpage.it che “la condanna in Cassazione è la dimostrazione che nessuna istituzione è immune all’infiltrazione mafiosa”. Poi aggiunge: “Oggi ci sono più strumenti di contrasto alle mafie ma non bisogna abbassare la guardia”
A cura di Giorgia Venturini
248 CONDIVISIONI
Immagine

"La condanna in via definitiva per Domenico Zambetti è la dimostrazione che nessuna istituzione, di qualsiasi livello, è immune all'infiltrazione mafiosa". Commenta così a Fanpage.it Monica Forte, presidente della Commissione antimafia di Regione Lombardia, la sentenza della Corte di Cassazione di ieri 9 marzo che ha confermato la condanna stabilita in appello a 7 anni e 6 mesi di carcere per l'ex assessore regionale per concorso esterno e voto di scambio politico mafioso. I fatti risalgono al 2012 quando l'operazione della Direzione distrettuale antimafia aveva svelato gli "affari" del politico con la ‘ndrangheta per assicurarsi 4mila preferenze durante le elezioni regionali del 2010 al prezzo di 200mila euro. "Da allora sono passati anni ma la ‘ndrangheta punta a fare oggi ancora più investimenti e per questo i tentativi di corruzione sui politici saranno più pressanti", spiega Monica Forte.

Forte: La Lombardia oggi ha più strumenti di contrasto alla criminalità organizzata

Nel 2012, dopo la notizia dell'operazione della Dda, ci fu una risposta immediata dell'antimafia lombarda: "Venne istituita – continua la presidente – la Commissione antimafia al Pirellone. Da allora abbiamo più strumenti a nostro servizio per impedire le infiltrazioni della criminalità organizzata nella politica. La Lombardia allora reagì e dobbiamo continuare a farlo. Abbiamo fatto grossi passi in avanti, assicurando anche continui monitoraggi sul tema". Per Monica Forte, seppure rispetto a qualche anno fa gli strumenti di contrasto sono molti di più, la Lombardia non deve fare l'errore di abbassare la guardia: "Oggi le mafie sono più abili e silenti. Stanno nell'ombra e per questo non bisogna pensare che il problema non esista. La sentenza di condanna a Zambetti ci deve ricordare che bisogna sempre studiare e approfondire. E le prime che devono farlo sono proprio le istituzioni".

Forte: Il mio obiettivo è rendere la commissione antimafia permanente

L'antimafia lombarda reagì e da allora continua a farlo. Ma si può fare di più: "Prima della fine del mio mandato farò di tutto affinché la commissione regionale antimafia da speciale diventi permanente. Sarebbe il prossimo segnale forte di Regione Lombardia nella lotta alla criminalità organizzata. Perché abbiamo capito tutti che la nostra regione non è un territorio di passaggio per le mafie: qui fanno affari con politici e imprenditori", conclude Monica Forte.

248 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views