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Evade l’Iva con un giro di fatture false, imprenditore paga 4,2 milioni di euro allo Stato e patteggia 18 mesi

Accusato di aver evaso l’Iva per tre anni, un imprenditore di Varese ha patteggiato a 18 mesi di reclusione con pena sospesa. Prima, però, il 56enne ha dovuto saldare il debito che aveva accumulato nei confronti dello Stato, pari a 4 milioni e 200mila euro.
A cura di Enrico Spaccini
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Un imprenditore della provincia di Varese ha patteggiato a 1 anno e 6 mesi di reclusione per frode fiscale. Il 56enne, infatti, per tre anni avrebbe evaso il pagamento dell'Iva per un importo pari a oltre 3,5 milioni di euro. Per poter concordare la pena, però, ha dovuto versare alle casse dello Stato 4 milioni e 200mila euro, ovvero l'intero debito che aveva accumulato nei confronti dell'amministrazione pubblica comprese le varie sanzioni e gli interessi accumulati.

Le indagini erano scattate in seguito a due verifiche effettuate dalla guardia di finanza di Varese nei confronti di un paio di aziende che fanno parte di uno stesso gruppo attivo in Lombardia ed Emilia Romagna. Entrambe hanno come legale rappresentante il 56enne di Varese e sono specializzate nella commercializzazione di materiale elettrico.

Attraverso vari accertamenti, il nucleo di polizia Economico-finanziaria avrebbe scoperto una frode fiscale che, attraverso un giro di false fatture realizzate con la compiacenza di altre imprese, avrebbe consentito di evadere oltre 3,5 milioni di euro di Iva tra il 2017 e il 2020. Il 56enne è stato, poi, denunciato per i reati di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti e per emissione di fatture false.

Rinviato a giudizio, l'imprenditore aveva chiesto di poter patteggiare a condizione che versasse allo Stato l'intero debito tributario che aveva accumulato. Dopo aver corrisposto i 4 milioni e 200mila euro dovuti, comprensivi di sanzioni amministrative e interessi, la gip del Tribunale di Busto Arsizio, Anna Giorgetti, ha ratificato la pena con sospensione condizionale.

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