Evacuato un centro d’accoglienza, oltre 60 persone intossicate: la struttura era in condizioni fatiscenti
Intorno alle 2 del mattino del 3 ottobre un ex albergo a Romano di Lombardia, nella bassa bergamasca, è stato evacuato per allagamenti e una diffusa intossicazione che ha colpito oltre 60 persone.
Gli intossicati sono richiedenti asilo, l'ex albergo era diventato da giugno un centro di accoglienza.
L'intossicazione e l'evacuazione dell'albergo
L'allarme intossicazione è partito nella notte, quando con ambulanze, auto e furgoni, vigili del fuoco, soccorritori e volontari sono arrivati sul posto per prestare aiuto ai migranti.
A essere ricoverati sono state in tutto 62 persone. Nessuna era in condizioni critiche, tutte sono state ricoverate in codice giallo o verde. La maggior parte dei pazienti è stata portata all'ospedale di Romano di Lombardia, gli altri sono stati collocati tra Zingonia, Seriate, Treviglio, Chiari, Gavazzeni, Crema, Alzano Lombardo, Ponte San Pietro, Lodi, Melzo, San Giovanni Bianco e Vimercate.
Non è ancora chiaro cosa abbia generato l'intossicazione, se sia di tipo alimentare o dettata dalle condizioni dell'edificio, che i vigili del fuoco hanno reputato fatiscenti, tanto da dichiararne la non fruibilità. Tutte le persone soccorse avevano sintomi e malori diffusi.
L'edificio evacuato e inagibile
L'ex hotel La Rocca di Romano di Lombardia è stato trasformato in centro di accoglienza da giugno e a luglio ospitava 160 migranti. In passato l'edificio era stato destinato all'accoglienza dei richiedenti asilo ma dal 2019 era rimasto chiuso.
A partire dal pomeriggio si erano registrate perdite d'acqua che erano diventate sempre più insistenti e che questa notte hanno portato all'emergenza. All'origine dell'allagamento era una grossa perdita nell'impianto idraulico che dal primo piano si era estesa nelle stanze, era permeata attraverso le pareti e aveva compromesso il soffitto della sala comune.
In seguito agli allagamenti e alle intossicazioni, la Prefettura di Bergamo lo ha svuotato evacuando tutti gli ospiti. La struttura, già controllata dai tecnici dell'Ats e del Comune, sarà dichiarata inagibile.
Per il sindaco Sebastian Nicoli, intervistato da Bergamonews, era un disastro annunciato: "La situazione è insostenibile da mesi – ha dichiarato – una struttura così vecchia e inadatta è in evitabilmente sotto stress ed è normale che si arrivi a un a situazione di degrado strutturale come questa".
Il centinaio dei richiedenti asilo che non ha subito l'intossicazione è stato ricollocato in strutture del territorio, tra cui quelli di Castione della Presolana e Taleggio.