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Eugenia, malata terminale, sposa il suo Giancarlo: nozze in reparto all’hospice di Giussano

Eugenia è riuscita a realizzare il suo sogno all’hospice di Giussano, nel Milanese, dove è ricoverata: ha potuto celebrare in reparto le nozze con il suo compagno Giancarlo. Lo hanno raccontato i volontari, che hanno preparato una torta, acquistato un bouquet di fiori e un regalo per la coppia di sposi.
A cura di Simone Gorla
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Un sogno realizzato, quello di sposare il suo compagno, nonostante il ricovero in una struttura per malati terminali. Eugenia grazie all'aiuto dei volontari dell'hospice di Giussano, nel Milanese, ha potuto celebrare le nozze che desiderava con il suo Giancarlo. Poche persone presenti, ma non sono mancati una torta, un bouquet di fiori e i regali grazie all'aiuto dei volontari, che hanno "adottato" la coppia e fatto di tutto per rendere unica la loro giornata.

Matrimonio all'hospice di Giussano: la storia di Eugenia e Giancarlo

"L'amore vince sempre su tutto. Momenti davvero speciali ed emozionanti all'hospice di Giussano. I nostri volontari Arca hanno contribuito a realizzare il sogno di Eugenia", ha scritto sul suo profilo Facebook l'associazione Arca Giussano Volontari in Hospice, pubblicando le fotografie del matrimonio.

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Festa in reparto, la commozione dei volontari

"Eugenia, una delle ospiti della struttura, che è convolata a nozze con il suo Giancarlo. Il matrimonio è stato celebrato in reparto, venerdì sera, con l'aiuto di alcuni dei nostri super volontari che hanno reso l'evento degno dell'occasione; seppure a distanza, infatti, sono riusciti in poco tempo a rendere la cerimonia di Eugenia ancora più emozionate ed intima – racconta l'associazione -. Hanno preparato una torta, acquistato un bouquet di fiori e un regalo che poi hanno fatto consegnare alla coppia di sposi, attraverso uno dei volontari, Marco Casati, presente con un duplice ruolo: volontario Arca ma anche dirigente comunale nel ruolo di pubblico ufficiale. Insieme alla funzionaria dell'anagrafe hanno infatti ufficiato il rito. E non è mancata la commozione…"

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