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Esplosione nello studio dentistico, le ustioni per i camici Covid in fiamme: si indaga su errore umano

Sarebbe un errore umano la causa dell’esplosione nel pomeriggio di ieri in uno studio dentistico a Ospitaletto, in provincia di Brescia. Il dentista, ora ricoverato in fin di vita al centro grandi ustionati del Gaslini di Genova, potrebbe aver spagliato ad alimentare il bunsen facendo esplodere la bottiglietta di alcol. Così spiegano i carabinieri che indagano sull’accaduto a Fanpage.it.
A cura di Giorgia Venturini
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A prendere fuoco sono stati i camici del dentista e della sua assistente coinvolti ieri nell'esplosione dello studio medico a Ospitaletto, in provincia di Brescia. Le fiamme sono partite da uno strumento di lavoro chiamato bunsen che serve per scaldare la cera utilizzata poi per prendere le impronte dentali: all'interno dello strumento viete inserito dell'alcol contenuto in una bottiglia che poi è esplosa. Le fiamme hanno iniziato a divampare una volta che il fuoco è venuto a contatto con il camice: questo è fatto da un materiale molto sottile e tecnico usato soprattutto in tempo di Covid. Ora il dentista, il più grave dei tre feriti presenti nella stanza, è ricoverato in fin di vita al centro grandi ustionati dell'ospedaleGaslini di Genova. Qui è stato intubato.

Si indaga per errore umano

Stando a quando spiegano i carabinieri della Compagnia di Chiari a Fanpage.it, si indaga per errore umano. Sarebbe stato infatti il dentista a sbagliare ad alimentare il bunsen: è certo che a esplodere è stata la bottiglietta di alcol. I militari, coordinati dal sostituto procuratore Teodoro Catananti ha aperto un'inchiesta sul caso, stanno cercando di capire, insieme a Ats, anche se tutti i protocolli sulla sicurezza siano stati rispettati: il titolare, che in quel momento non era in studio, è stato subito avvisato e ora si è messo a disposizione dei carabinieri. Nessuna pista di indagini è esclusa, ma dai primi accertamenti non è trattato di un malfunzionamento dell'apparecchio quanto piuttosto a un gesto sbagliato del medico.

A spegnere la fiamme è stata la segretaria

La prima intervenuta all'interno della stanza è stata la segretaria dello studio che utilizzando dell'acqua si è messa subito a spegnare le fiamme. Presente anche l'estintore ma alla donna è stato sufficiente qualche getto d'acqua per spegnere il fuoco. Solo allora poi è riuscita a chiamare i soccorsi. Sul posto sono intervenuti medici e paramedici: il dentista, un uomo di 44 anni, è stato portato prima all'ospedale di Brescia poi, causa la gravità della situazione, al centro specializzato dell'ospedale di Genova: ha ustioni di secondo e terzo gravo sul 50 per cento del suo corpo. Resta ancora in prognosi riservata al Poliambulanza di Brescia invece l'assistente di 40 anni: ha riportato ustioni meno gravi, di secondo grado al volto e alla mano. Non sarebbe in pericolo di vita. Lievemente ferita invece la giovane paziente di 14 anni.

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