Esplodono gli pneumatici di un aereo a Orio al Serio, indagini in corso: sotto analisi due scatole nere
Sono sotto analisi le due scatole nere dell'aereo di Ryanair, il Boeing 737 Max, al quale due giorni fa sono esplosi quattro pneumatici del carrello posteriore mentre atterrava all'aeroporto di Orio al Serio a Bergamo. Il mezzo, che è stato sottoposto ai primi interventi di manutenzione, si trova ancora nell'hangar e si resterà fino alla prossima settimana. A ripararlo ci stanno pensando i tecnici della società Seas, ma per completare le operazioni servono alcuni pezzi di ricambio che devono arrivare dalla fabbrica di Seattle.
Sulle cause dell'incidente, stanno indagando gli investigatori dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo. Martedì 1 ottobre hanno effettuato una prima ispezione e hanno sequestrato il Flight Data Recorder, cioè il registratore di dati di volo, la scatola nera che registra tutti i parametri di volo relativi alle ultime 25 ore di funzionamento. Il secondo strumento sequestrato è il Cockpit Voice Recorder, il fonoregistratore in cabina di pilotaggio, che registra i suoi presenti nella cabina, le comunicazioni tra i piloti, con i controllori del traffico aereo e altro personale.
Proprio questo strumento potrebbe aver registrato gli scoppi, considerato che sono stati avvertiti anche dai vigili del fuoco dell'aeroporto. Secondo una prima ricostruzione, è possibile che sia esplosa solo una gomma. Gli pneumatici degli aerei sono costituiti da una fascia di rotolamento, dalla cintura d'acciaio e dalla carcassa che contiene l'aerea. Il tutto è riempito con azoto a 2000 psi, cioè una pressione pari a 5 o 6 volte quella delle auto. Esplodendo la gomma, si sono danneggiate le altre tre e di conseguenza la struttura del carrello. Cosa abbia causato lo scoppio della prima gomma è un mistero.