Rissa a Milano con machete e armi da fuoco: arrestate 14 persone in una retata all’alba
Nella giornata di oggi, giovedì 27 luglio, la polizia ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano, nei confronti di quattordici persone perché ritenute responsabili di aver partecipato a una rissa, con machete e armi da fuoco, esplosa tre mesi fa – precisamente ad aprile – nel quartiere Gratosoglio a Milano.
Quella notte due persone sono rimaste ferite. L'operazione di polizia ha coinvolto più province italiane e precisamente Milano, Alessandria e Caserta.
La rissa tra due gruppi nel quartiere Gratosoglio a Milano
Le indagini sono scattate proprio nella notte tra il 6 e il 7 aprile quando i due gruppi – come si vede nel video diffuso dalla Questura – si sono scontrati a colpi di machete e armi da fuoco in via Costantino Baroni, al confine con il comune di Rozzano (Milano). La Procura ha immediatamente analizzato le immagini delle telecamere installate nella zona per risalire ai volti dei partecipanti.
Quella notte, quando sono intervenute le Volanti, sono stati individuati solo i due feriti. Entrambi sono stati trasferiti all'ospedale Humanitas. Uno dei due ha rischiato di perdere un occhio. Fortunatamente nessuno è morto. Mentre le vittime ricevevano le cure del caso, gli investigatori hanno dato inizio alle operazioni di ricerca dei fuggitivi.
Arrestate 14 persone tra Milano, Alessandria e Caserta
Oggi, a tre mesi di distanza da quel episodio, gli inquirenti hanno arrestato quattordici persone: tutte sono accusate di rissa, lesioni gravi e aggravate, porto abusivo di arma da sparo e esplosioni pericolose in luogo pubblico. Gli arresti sono stati eseguiti in diverse province, non solo a Milano. Sono state infatti impiegate, oltre agli agenti dei commissariati Porta Ticinese, Scalo Romano e del Reparto Prevenzione Crimine della Lombardia, le squadre mobili di Milano, Alessandria e Caserta.