Esce per un’escursione sulla Cima Aviolo, ma precipita in un canalone a 2.500 metri: morto Roberto Baccanelli
Un 67enne è stato trovato senza vita in fondo a un canalone tra i monti sopra il lago Aviolo, a 2.500 metri di quota, nella serata di ieri, giovedì 4 luglio. L'alpinista, Roberto Baccanelli, era uscito di casa da solo per un'escursione che lo ha portato alla croce di Cima Aviolo. A dare l'allarme è stata sua moglie, che non lo ha visto rientrare dopo averci parlato al telefono nel pomeriggio.
Baccanelli era uscito per un'escursione in solitaria
Baccanelli, alpinista esperto originario di Berzo Demo ma da tempo residente a Brescia, era uscito da solo, perciò conoscere con esattezza la dinamica dell'incidente che lo ha portato alla morte è quasi impossibile. Per la ricostruzione del percorso, invece, i carabinieri di Breno si sono potuti affidare del racconto della moglie della vittima, che sapeva il tragitto che il marito aveva intenzione di percorrere.
Il 67enne era diretto alla croce della Cima Aviolo, a 2.881 metri di quota. Anziché scegliere la via classica che sale dal Monte Colmo, l'alpinista esperto avrebbe scelto il percorso che sale dal Passo Gallinera, più difficile ma anche più panoramico.
Il recupero del corpo dell'alpinista
Era uscito di casa intorno alle 10:30 e, salito sui monti sopra il lago Aviolo nel territorio di Edolo e raggiunta la meta, ha telefonato alla moglie prima di incamminarsi sulla via del ritorno. Non vedendolo rientrare, la donna intorno alle 15 ha lanciato l'allarme.
I tecnici del Soccorso alpino della Guardia di Finanza e del Cnas hanno individuato l'alpinista circa tre ore dopo in un canalone a 2.500 metri di quota. Era stato fatto alzare in volo anche l'elisoccorso, ma per Baccanelli non c'era già più altro da fare che constatarne il decesso.