Esce per un’escursione con la figlia e precipita per 10 metri: gravissima la 57enne Luisa Bianchi
Era partita di casa con sua figlia per raggiungere il santuario San Giovanni sul monte Cala, sopra al lago d'Iseo. Luisa Bianchi è un'esperta scalatrice, è stata presidente del Club Alpino italiano di Lovere in provincia di Bergamo, e quel giorno aveva comunque scelto di percorrere la via più semplice. In alcuni punti prevede che ci si appoggi ad alcune rocce per non perdere l'equilibrio, ma è niente in confronto alle pareti della falesia, tra le più impegnative dell’alto Sebino dagli appassionati di arrampicata sportiva. Stando a quanto riferito dalla figlia, Erica Polloni, che era con lei, una di quelle pietre su cui Bianchi aveva cercato appoggio si è staccata facendola cadere per una decina di metri.
La 57enne ora è ricoverata in gravissime condizioni all'ospedale Poliambulanza di Brescia. Nella caduta Bianchi ha perso conoscenza e non rispondeva ai richiami dei soccorritori allertati dalla figlia. Per poterla raggiungere, i tecnici dell'elisoccorso si sono calati con il verricello per poi issarla a bordo. Nelle ore seguenti è stata sottoposta a un intervento e le sue condizioni sono ancora gravissime. La prognosi al momento è riservata.
L'escursione con la figlia e la morte del marito
Bianchi era uscita di casa giovedì 9 febbraio dopo pranzo, insieme alla figlia Erica. Le due volevano fare un'escursione sul monte alle spalle di casa loro, a Lovere. Partite a piedi, si sono incamminate lungo i sentieri normali che conducono al santuario di San Giovanni. L'allarme è stato lanciato da Polloni intorno alle 14:30 e Areu ha fatto intervenire sul posto i vigili del fuoco volontari di Lovere con il nucleo Saf di Bergamo, i volontari del Soccorso alpino della stazione di Clusone e l’eliambulanza decollata da Sondrio.
Conosciuta nell'ambiente dell'alpinismo, Bianchi era rimasta vedova il 2 giugno del 2019. Suo marito, Sergio Polloni, era istruttore regionale del Club Alpino italiano. Quella domenica, però, precipitò per 30 metri in Presolana, sulle Prealpi bergamasche, morendo poco dopo.