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Esce per una passeggiata nel 1995 e scompare nel nulla, il giudice: “Chi sa qualcosa parli”

Antonio Canella è uscito per una passeggiata nel 1995 e non è più tornato. I figli hanno avviato le pratiche per dichiarare la morte presunta. Il giudice ha lanciato l’ultimo appello: “Chi ha notizie su di lui parli”.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Sono passati quasi 30 anni da quando Antonio Canella è uscito per fare una passeggiata in montagna. Era l'8 agosto del 1995 e da quel giorno nessuno ha avuto più sue notizie. Aveva 67 anni, viveva a Lecco, era sposato ed era padre. Nonostante tutte le ricerche fatte con tutti i mezzi possibili, non è mai stata trovata alcuna traccia della sua presenza. L'ipotesi più probabile è che sia precipitato in un burrone, per cause comunque mai accertate.

Ora, 28 anni dopo la sua scomparsa, i figli di Canella hanno avviato le pratiche per la dichiarazione di morte presunta. Il giudice del Tribunale di Lecco, però, ha dovuto prima lanciare un ultimo appello: "Invitiamo chiunque abbia notizie su Antonio Canella a comunicarcele".

Mai una traccia, avviate le pratiche per la morte presunta

In tutti questi anni, non è mai stata trovata una traccia sulla presenza di Antonio Canella in quella montagna. I mezzi che i soccorritori avevano a disposizione in quegli anni non sono certo paragonabili a quelli di oggi. Tuttavia, dopo quasi tre decenni di maltempo e animali selvatici, con ogni probabilità ogni eventuale traccia del 67enne che attendeva di essere scoperta è ormai svanita per sempre.

Dopo la morte anche della madre, come riportato da Il Giorno, i figli di Canella hanno avviato le pratiche per dichiarare la morte presunta. Un atto formale, che però chiude definitivamente ogni speranza di poterlo ritrovare. "In realtà credevano che fosse già stata dichiarata la morte presunta del padre", ha dichiarato l'avvocato Elia Campanielli.

La pratica può essere avviata solo dopo i 10 anni dalla scomparsa di una persona: "Non è mai facile umanamente compiere queste decisioni, però è necessario per disbrigare e regolarizzare tutte le pratiche burocratiche connesse alla successione", spiega il legale.

L'appello del giudice del Tribunale di Lecco

L'ipotesi più accreditata è che Canella sia precipitato in un burrone. Forse è stato sorpreso da un improvviso temporale, oppure ancora si è trattato di un malore che lo ha fatto cadere. Comunque sia, ormai la pratica è arrivata nelle mani di Dario Colasanti, giudice del Tribunale ordinario di Lecco.

Prima di poter dichiarare ufficialmente la morte presunta di Canella, Colasanti ha ordinato di concedere altri sei mesi di tempo per acquisire ulteriori informazioni. "Invitiamo chiunque abbia notizie su di lui a comunicarcele", si legge nel provvedimento. Se anche quest'ultimo appello rimarrà senza risposta, Canella potrà essere dichiarato definitivamente morto.

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