Eredità Lady Gucci, a processo l’ex compagna di cella di Patrizia Reggiani
Loredana Canò, nota per essere stata la compagna di cella di Patrizia Reggiani, è finita a processo con altre tre persone nell'ambito della vicenda relativa alla gestione del patrimonio di diversi milioni di euro che era stato lasciato in eredità a Lady Gucci dalla madre Silvana Barbieri. Canò, dopo il periodo in carcere, era diventata sua amica e assistente.
Oltre a lei, sono rinviati a processo Marco Chiesa (che è stato consulente finanziario della madre di Reggiani), Mario Wiel Marin e Marco Moroni. Il dibattimento si aprirà il prossimo 6 giugno.
Le accuse nei confronti dei quattro indagati
Le accuse di cui i quattro devono rispondere a vario titolo sono circonvenzione di incapace aggravata, furto, peculato e corruzione per l'esercizio della funzione. Stando alle indagini, ci sarebbe stata una presunta distrazione dei beni dell'eredità di Reggiani che sarebbe avvenuta approfittando del suo stato di fragilità psichica. Inoltre si è ipotizzata la sottoscrizione di un'assicurazione vita da 6,6 milioni e il pagamento per un'intervista televisiva.
Le due assoluzioni e i due patteggiamenti
Il giudice dell'udienza preliminare Alberto Carboni ha invece assolto con formula piena l'avvocato Maurizio Giani, legali di Barbieri che è morta ultranovantenne nel 2019. L'anziana lo aveva nominato esecutore testamentario. È stato prosciolto anche Marco Riva perché "il fatto non costituisce reato". Due indagati (l'ex amministratore di sostegno di Reggiani e una presunta prestanome) hanno invece patteggiato.
Uno ha infatti patteggiato due anni. L'altra dieci mesi e venti giorni. Per entrambi è stata prevista pena sospesa.