Entra in pizzeria con un pitone vivo sul colle, i camerieri lo cacciano e lui torna con una pistola
Nel corso della serata di ieri, venerdì 9 febbraio, un uomo si è presentato in una pizzeria di Casnate con Bernate, in provincia di Como, con due cani al guinzaglio e un pitone appoggiato sul collo. L'uomo ha chiesto al personale di sala di poter avere qualcosa da bere, ma i camerieri si sono accorti subito che era già in evidente stato di alterazione da abuso di alcol, così lo hanno invitato a uscire. La presenza degli animali, in particolare del pitone, non faceva inoltre stare tranquilli gli altri clienti del locale. Ma l'uomo ha minacciato di tornare armato e così è stato.
Tutto è iniziato a ora di cena: mentre i clienti di una pizzeria del paesino in provincia di Como stavano tranquillamente trascorrendo il venerdì sera in compagnia, un uomo è entrato nel locale e ha immediatamente chiesto di essere servito. Una cameriera e il titolare gli hanno negato altre bevande alcoliche, visto che sembrava già parecchio ubriaco. A testimoniare il suo stato confusionale e pericoloso la presenza di un pitone, ovviamente vivo, appoggiato sul collo.
Dopo che si è sentito negare la possibilità di bere altri alcolici, l'uomo ha minacciato i due lavoratori che se non gli avessero portato quello che aveva chiesto sarebbe andato a casa a prendere una pistola e poi sarebbe tornato lì. E, in effetti, poco dopo è tornato impugnando una pistola per minacciare la cameriera. A quel punto, da uno dei tanti tavoli, si è alzato un cliente che è riuscito a immobilizzare il soggetto e farlo allontanare dal locale.
Nel frattempo altri commensali hanno chiamato il 112 e, poco dopo, è arrivata sul posto una pattuglia della Compagnia dei Carabinieri di Fino Mornasco, sempre in provincia di Como. Nonostante l'uomo se ne fosse ormai andato, i militari sono comunque riusciti a individuarlo e sono andati a prenderlo direttamente a casa sua. Risulta essere un 48enne residente nella zona e con diversi precedenti penali.
I Carabinieri hanno anche provveduto a sequestrare l'arma, che è risultata essere una una pistola scacciacani priva di tappo rosso, e a denunciare a piede libero il proprietario per minacce e porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere. Mentre il pitone era detenuto in maniera regolare e quindi è rimasto in possesso del 48enne.