Ennio Doris e Silvio Berlusconi, il primo incontro e un’amicizia lunga 40 anni: come si sono conosciuti
Ennio Doris e Silvio Berlusconi. Due uomini, due imprenditori e due strade che si sono intrecciate per sempre. "Sono stati amici per quarant'anni, senza mai una nota di disaccordo", è stata la testimonianza di Massimo Doris, figlio di Ennio, morto a 81 anni nel novembre del 2021. "Soprattutto negli ultimi anni si sentivano spessissimo, e quando mio papà non stava bene si telefonavano tutti giorni".
I due amici fraterni, del resto, si sono conosciuti in maniera decisamente particolare. Ennio Doris, fondatore di Banca Mediolanum la cui storia è raccontata nel film C’è anche domani, nasce in Veneto da un mercante di mucche e raggiunge il successo (con un patrimonio da 3,4 miliardi di dollari) grazie a idee innovative e a un incontro in grado di cambiargli la vita. È quello con Silvio Berlusconi, avvenuto quando il Cavaliere non è ancora entrato in politica ma è il magnate della maxi operazione immobiliare di Milano 2, la città satellite nata negli anni Settanta a Segrate, e della neonata rete televisiva Canale 5. Un imprenditore che, con la sua Fininvest, al tempo è il Re Mida d'Italia.
Doris legge di lui sul mensile Capital, un'intervista in cui dichiarava: "Se qualcuno ha un'idea e vuole diventare imprenditore, mi venga a trovare. E se l'idea è buona ci lavoriamo insieme". Da quel momento il giovane rampante, con un'idea rivoluzionaria in testa ma senza i capitali necessari per metterla in pratica, cerca in tutti i modi di avere un appuntamento con Berlusconi. Ci riuscirà mesi dopo a Portofino, a inizio anni Ottanta, mentre si trova in vacanza con la moglie Lina Tombolato e i due figli Massimo e Sara, e il futuro fondatore di Forza Italia partecipa a un convegno a tema economico.
Il resto è storia. Nel febbraio del 1982 nasce la società Programma Italia, la prima rete in Italia ad offrire consulenza globale nel settore del risparmio, posseduta pariteticamente dal Gruppo Fininvest con Ennio Doris. Nel 1994 Programma Italia S.p.A. cambia la propria denominazione sociale in Mediolanum S.p.A, che nel giugno del 1996 viene quotata nella Borsa Italiana ed entrò nel MIB 30 a partire dal 1998. Nel maggio del 1997 vede la luce così la nuova Banca Mediolanum, con Ennio Doris come presidente.
Un sodalizio, quello tra i due soci, che è andato oltre ai guadagni comuni. E oltre alle differenze personali tra Ennio Doris, devoto per tutta la vita alla moglie Lina e agli amici d'infanzia, e Silvio Berlusconi. Nel 2008, dopo il crack mondiale Lehman Brothers, Doris e Berlusconi decidono insieme di risarcire di tasca propria undicimila clienti Mediolanum che avevano sottoscritto polizze assicurative il cui capitale era garantito da obbligazioni Lehman, per un valore globale di 203,5 milioni di euro. "Arrivai alla riunione e trovai i miei collaboratori che piangevano perché non sapevano come dirlo alle persone", raccontò lo stesso Doris. "Così dissi a Berlusconi: facciamo noi, da soli. Considerato che avremmo avuto un risparmio di imposte di circa 40 milioni, servivano 120 milioni. 63,5 dalla mia famiglia, 56,5 da Fininvest".
Un'opera di buon cuore e anche un'intuizione geniale dal punto di vista imprenditoriale. "Dissi a Berlusconi: Silvio, questa è un’opportunità così grande che se non fosse arrivata avremmo dovuto inventarcela", sempre le parole di Ennio Doris. "Era l’occasione perfetta per dimostrare che noi siamo diversi dagli altri. Infatti, l’anno successivo la raccolta netta di risparmio fu di 5,8 miliardi, quasi il doppio del 2007".