Energia pulita e meno costosa: la soluzione arriva dalle Comunità Energetiche

Si chiamano CERS (Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali) e sono delle realtà lungimiranti che puntano a dare un’accelerata alla transizione ecologica, producendo e diffondendo energia più sostenibile. In Italia sono quasi 200 all’attivo, ma il numero è destinato a crescere anche grazie a bandi e incentivi: Fondazione Cariplo ne ha già attivate 17.
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L'energia costa sempre di più in bolletta, ma il prezzo di quella ricavata da risorse fossili lo paghiamo ogni giorno anche sottoforma di eventi atmosferici sempre più estremi. E se si potessero ridurre le emissioni e al tempo stesso avere a disposizione energia a prezzi vantaggiosi? È l'idea che c'è dietro le Energy Community, gruppi di imprese, cittadini e associazioni che si uniscono per produrre insieme energia pulita e rinnovabile grazie ai pannelli solari. Le CERS sono già tante in tutto il mondo e anche in Italia stanno prendendo piede con benefici economici, ambientali e sociali non indifferenti.

In Unione Europea quello del clima è un argomento sentito, tanto che tutti gli Stati membri sono stati chiamati a fare la propria parte nella lotta al cambiamento climatico. In particolare uno degli obiettivi più significativi è quello di coprire con fonti rinnovabili almeno il 42,5% del consumo energetico dell'UE entro il 2030. Un traguardo che può essere almeno accelerato dal contributo delle CERS, che svolgono un lavoro prezioso anche per ridurre la povertà energetica. Fenomeno che purtroppo interessa ancora oggi più di 2 milioni di italiani, con un picco nelle aree suburbane.

“Le comunità energetiche fanno bene al pianeta e alle persone.” Ha commentato il Presidente di Fondazione Cariplo, Giovanni Azzone “Producono energia pulita e, con una grande azione di solidarietà, possono metterne una parte a disposizione di quelle famiglie che fanno fatica a pagare la bolletta.” Le bollette di luce e gas, infatti, sono per molte famiglie “un lusso” che non ci si può permettere, ed ecco che garantire energia pulita e più accessibile diventa anche un modo per costruire una società più giusta, inclusiva e solidale. Per questo nel 2022 la Fondazione ha lanciato il bando ALTERNATIVE riuscendo a sostenere ben 17 Comunità Energetiche in Lombardia e Piemonte, e visto il successo anche quest'anno l'iniziativa si riconferma mettendo a disposizione un budget di 2.500.000 di euro a enti pubblici e organizzazioni private non profit.

Quella delle Comunità Energetiche Rinnovabili è una rivoluzione gentile che parte dal basso, tanto che a Cremona ha coinvolto perfino la Diocesi. L'ingegnere Giuseppe Dasti, coordinatore incaricato del progetto, ci ha raccontato che nel 2022 il Vescovo Antonio Napolioni decise di partecipare subito al bando, sicuro che una CER sul territorio potesse aumentare la coesione sociale e aiutare le famiglie in condizione di fragilità. “Le Comunità Energetiche sono una prospettiva interessante e un'opportunità preziosa per fare rete, il nostro è un modello che sta generando moltissimo interesse e partecipazione”.

A unirsi per dar vita al progetto della diocesi sono gli Enti che rappresentano gli interessi collettivi del territorio: il Comune, la parrocchia ed un Ente del Terzo settore, pronti ad accogliere poi il supporto dei privati cittadini e delle piccole e medie imprese. I 4 progetti che sono risultati aggiudicatari del primo bando di Fondazione Cariplo si costituiranno come CER nel prossimo mese di ottobre coinvolgendo ulteriori Comuni, parrocchie e Enti no profit sottesi sotto la medesima cabina primaria. Nel frattempo altre iniziative si stanno sviluppando e contano di partecipare al nuovo bando di Fondazione Cariplo. "Con una quota di incentivi sull'energia condivisa ogni CER costituirà un fondo di solidarietà che sarà destinato a progetti di socialità. In questo modo ci sarà una forte ricaduta sul territorio a favore della mitigazione della povertà energetica e sono convinto che per emulazione altre Comunità energetiche nasceranno sul territorio, diffondendo ancora di più i valori di cooperazione e sostenibilità" ha concluso l'Ing. Dasti.

Il bando ALTERNATIVE 2024 è rivolto a enti pubblici e organizzazioni private non profit con base in Lombardia o nelle province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola. Le candidature possono essere presentate singolarmente o in partenariato entro le ore 17.00 del 25 luglio 2024.

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