Emilio Fede torna libero dopo il caso Ruby: “Sono felice, ora dono tutti i miei risparmi ai medici”
"Sono stato scagionato (la pena gli è stata differita, ndr), così potrò trascorrere la fine della mia vita da uomo libero". È un Emilio Fede soddisfatto e contento quello che risponde al telefono alla chiamata di Fanpage.it. All'ex direttore del Tg4 il Tribunale di Sorveglianza ha differito la pena di un anno per la sua condanna in via definitiva nel caso Ruby. Nonostante la bella notizia, però, Fede viene colto da un momento di tristezza quando pensa che gli ultimi anni di vita non potrà condividerli con l'amata moglie, scomparsa di recente: "La mancanza di mia moglie è drammatica e non la posso ricoprire in qualche maniera".
Direttore, come vive questa nuova libertà?
Ringrazio per la decisione. È vero, sono di nuovo libero, ma la parte più importante della mia vita, mia moglie, se ne è andata tra un’inchiesta e l’altra. È stata una grande storia d'amore, lei coltivava vita.
Che progetti ha ora Emilio Fede?
Io sono proprietario di una casa a Cortina dove andavo con mia moglie, e ci andrò presto. In più sto scrivendo il mio nuovo libro e nei prossimi giorni farò un atto di beneficenza consegnando un'ingente somma di denaro al personale medico e paramedico a Cortina perché non dobbiamo dimenticarci di chi aiuta i malati a sopravvivere. È una donazione importante, è quasi tutto ciò che avevo dei miei risparmi. Con la mia nuova libertà mi impegnerò per fare tutto quello che posso per chi ha bisogno, anche per spingere fisicamente la carrozzina.
Qual è la prima cosa che le viene in mente quando pensa al giornalismo?
Dico soltanto una cosa a quelli che mi hanno succeduto: non dimenticate quelli che vi hanno preceduto, perché se voi siete qui è perché siete bravi e perché chi c’era prima vi ha insegnato il galateo dell’informazione. Io non sono in attesa di medaglie, sono già stato premiato.