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Elio e Nico Acampora insieme per il vino di Pizzaut: “Dedicato ai nostri figli Leo e Dante”

Il ricavato delle vendite contribuirà a finanziare la costruzione del nuovo ristorante di Monza, dove lavoreranno 25 ragazzi autistici. “Due papà che, come tutti gli altri papà, amano i loro figli speciali e lottano per il loro diritto al presente e al futuro”.
A cura di Francesca Del Boca
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Elio Belisari e Nico Acampora
Elio Belisari e Nico Acampora

Biologico, rosso di altissima qualità, prodotto solo in poche bottiglie numerate. È buono e fa bene, non solo allo spirito.

Sì, perché il vino di Pizzaut, ideato da Elio Belisari (in arte Elio, frontman della storica band Elio e Le Storie Tese) e Nico Acampora (fondatore del locale di Cassina de' Pecchi nato per l'inclusione lavorativa dei ragazzi autistici), non è un vino come gli altri.

Dedicato ai figli Leo e Dante

"Qualcuno ha detto il vino dei papà Nico e Elio", ha scritto Nico Acampora sui canali social di Pizzaut. "Ma in realtà è il vino dei figli Leo e Dante".

Ovvero i figli di Nico e Elio. "Leo e Dante non lo possono bere, ma hanno messo tutta la loro Bellezza e la loro Forza per realizzare il Rosso che fa bene. Ragazzini Autistici impegnati per creare occasioni di lavoro e di inclusione per altre persone autistiche".

Il ricavato delle vendite per la nuova sede a Monza

Un vino composto al 40 per cento da uve Montepulciano e dal 60 per cento di Sangiovese, coltivate con tecniche bio.

Ed ecco così il vino Autentico, "il vino rosso dei papà Elio e le Storie Tese e Nico Acampora. Un vino di alta qualità nato per sostenere l'inclusione lavorativa dei ragazzi autistici. Poche bottiglie, numerate e di altissima qualità destinate solo a chi Vuole Costruire un Mondo Migliore insieme a noi".

Il ricavato della vendita contribuirà a finanziare la costruzione del nuovo ristorante PizzAut a Monza, dove potranno trovare lavoro 25 ragazzi autistici.

Il sodalizio tra Elio e Nico

Del resto, il sodalizio di Elio e Nico ha radici profonde. Il musicista, infatti, è un assiduo frequentatore del locale. Addirittura al punto da indossare l'ormai celebre grembiule rosso di Pizzaut e prestare servizio come cameriere insieme al figlio Dante.

Lo stesso Dante che, proprio a fianco di Nico Acampora, sul palco dell'ultimo concerto di Elio e Le Storie Tese a Monza aveva fatto un appello ai presenti che è rimbalzato per le vie di tutta Italia: "Sì, sono autistico e ne vado fiero", aveva detto, subito sommerso dallo scrocio degli applausi. Per poi concludere: "Per favore, rispettate tutte le persone autistiche".

Due papà fuori dal comune

Un'amicizia profonda, celebrata da queste parole del fondatore di Pizzaut. Che descrivono lui e Elio come "Due papà che condividono paure, ansie, desideri, a volte rabbia ma anche speranze ed i piccoli grandi risultati raggiunti da Dante e da Leo, i loro figli speciali.

Due papà che condividono l'impegno ed il desiderio di costruire un Mondo Migliore, con più dignità, più occasioni, più attenzioni, più diritti, più inclusione per tutti i ragazzi autistici".

E ancora. "Due papà che, come tutti gli altri papà, amano i loro figli Speciali e lottano per il loro Diritto al Presente e al Futuro. Due papà che condividono la consapevolezza che ciascuno di noi può fare la differenza, quando non si arrende, quando ci mette passione, energia, determinazione, amore…e quando indossa il suo sorriso migliore anche quando a volte avrebbe voglia di piangere".

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