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Elicottero caduto in Valtellina, indagine per omicidio colposo e disastro aviatorio

Perché il pilota si è trovato in difficoltà? Un malore, un errore umano, un’avaria? Fondamentale, per fare luce sulla caduta dell’elicottero ad Albosaggia (Sondrio), la scatola nera e la testimonianza del giovane allievo.
A cura di Francesca Del Boca
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Sopralluoghi in corso, nell'area della Valtellina in cui due giorni fa è caduto l'elicottero pilotato da Giovanni Murari, 60anni e 13mila ore di volo alle spalle, deceduto dopo l'impatto. Accanto a lui si trovava l'allievo 17enne, al quale stava impartendo lezioni di volo. Il ragazzo si trova al momento ricoverato in gravi condizioni, anche se non in pericolo di vita.

Sulla vicenda di Albosaggia la Procura di Sondrio ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, lesioni colpose, disastro aviatorio colposo: sono queste le ipotesi di reato formulate nel procedimento penale contro ignoti. Gli inquirenti vogliono vederci chiaro, e capire come si sia potuto verificare l'incidente che è costato la vita a Giovanni Murari, esperto pilota. 

Una manovra di emergenza finita in tragedia

Secondo quanto è stato possibile ricostruire, Murari probabilmente si è trovato in difficoltà col velivolo. Ha così impostato una manovra di emergenza per portarlo a terra in sicurezza, ma ha intercettato il cavo di guardia della corrente e non c’è più stato nulla da fare: il piccolo elicottero è divenuto ingovernabile ed è piombato a terra in pochi secondi, roteando su se stesso.

Cos'è successo durante il volo?

Perché Giovanni Murari si è trovato in difficoltà? Un malore, un errore umano, un'avaria al motore? È ancora tutto da scoprire. Fondamentale sarà in questo senso la scatola nera dell'elicottero e, quando le sue condizioni di salute lo consentiranno, la testimonianza del giovane che si trovava a bordo.

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