Elezioni Milano, Sala risponde a Bernardo: “Se vinceremo andremo avanti su Area B e C”
Non fa marcia indietro su Area B e Area C. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala oggi, a margine della presentazione del protocollo sulla movida, è tornato su una delle questioni calde della campagna elettorale del capoluogo lombardo: "Se vinceremo noi, lo dico con nettezza, andremo avanti sull’area B e sull’area C, perché crediamo che sia per il bene dei milanesi e che significhi per Milano dare il proprio contributo a risolvere un problema drammatico come il climate change – ha detto Sala – Per me la salute e quello che respirano i milanesi sono prioritari. Tutti noi ogni giorno vediamo i disastri che nascono dai problemi che nel mondo si generano per il cambiamento climatico, che a sua volta nasce dall’inquinamento. Credo che una città saggia come Milano debba farsi carico per la sua piccola parte di questo problema". La posizione dell'attuale primo cittadino, in corsa per la conferma alle prossime elezioni amministrative, è arrivata in seguito a quella espressa proprio qualche giorno fa dal candidato di centrodestra Luca Bernardo. Il suo avversario per la poltrona a Palazzo Marino, aveva infatti dichiarato che, in caso di elezione, avrebbe tolto Area B, lasciando Area C solo al mattino.
Dure le critiche dal centrodestra: "Se Albertini e la Moratti sono ricordati ancora oggi per la rinascita di Porta Nuova e per aver portato Expo a Milano, Giuseppe Sala sarà invece tristemente ricordato come ‘il sindaco delle ztl' – ha dichiarato il consigliere comunale e regionale di Forza Italia Gianluca Comazzi – Con Area C e Area B la sua giunta ha vessato i cittadini, ignorando le istanze dei lavoratori e delle persone meno abbienti. Area B e C più che tutelare l’ambiente sono un pretesto per riempire le casse del Comune". Per il candidato socialista Giorgio Goggi invece la ricetta perfetta sarebbe una zona a traffico limitata: "Ha parzialmente ragione Bernardo nel dire che l’area C non ha ridotto l’inquinamento – ha detto in una nota Goggi – Tuttavia, non è possibile lasciare il centro di Milano in balia di un traffico non regolato". Goggi precisa così la sua ‘ricetta': "Una zona a traffico limitato che consenta l’accesso a chi ne ha bisogno ma lasciando spazi molto più ampi alla pedonalità è possibile ed è già stata progettata negli anni scorsi, ma mai attuata perché la limitazione basata sull’inquinamento era mediaticamente più spendibile, anche se senza risultati di rilevo. Quando poi fossero riaperti i Navigli, e realizzato un modesto incremento di parcheggi in struttura, la regolazione del traffico sarebbe automatica, la qualità ambientale incredibilmente aumentata, le emissioni diminuite, senza ledere i bisogni dei residenti".