Elezioni Milano, gazebo di Beppe Sala distrutti e sporcati con feci
Comincia a diventare più movimentata la campagna elettorale a Milano. A poche settimane dal voto, che sarà il 3 e 4 ottobre, i "botta e risposta" tra l'attuale sindaco Giuseppe Sala, candidato del centrosinistra, e il volto del centrodestra Luca Bernardo cominciano a diventare serrati. Al centro delle polemiche di queste ore c'è la visibilità dei candidati sui manifesti elettorali. Il primo cittadino oggi, a margine di un evento in Darsena, rispedisce al mittente le accuse dello sfidante Bernardo che aveva parlato di una "volontà di narcotizzare la campagna elettorale" a causa degli spazi elettorali che non ci sono per tutte le liste.
Bernardo: c'è volontà di narcotizzare la campagna elettorale
La mancanza di quattro plance per affiggere manifesti con candidati e programmi impedirebbe a tutti di avere visibilità. "Questo è un problema sostanziale di democrazia e legalità – ha detto Bernardo -. Il sindaco Sala sta puntando a una narcotizzazione della campagna elettorale. Noi crediamo invece in una grande partecipazione dei milanesi al voto". A sostenere la tesi di Bernardo, anche l'europarlamentare leghista Silvia Sardone, che ha specificato: "Sala ha scientemente deciso che la campagna elettorale va fatta così, una campagna di impar condicio. Sala ha tutto l'interesse a non far sapere alla città che si va a votare".
Sala: Mio gazebo vandalizzato ma non ho detto nulla
"Narcotizzare la campagna elettorale addirittura, che devo rispondere?", comincia così la replica di Sala alle parole di Bernardo, che ha aggiunto: "Noi siamo nelle mani delle regole e delle difficoltà, gli uffici stanno facendo il possibile perché questa situazione sia risolta in un paio di giorni". L'attuale primo cittadino ha poi precisato: "Qui il tema è se si vuole strumentalizzare o meno, io non ho detto niente fino adesso ma ho avuto dei gazebo della mia lista distrutti, in cui qualcuno è entrato, ha distrutto i manifestini e ha fatto i suoi bisogni dentro. Bisogna capire se in questo momento in cui serve tranquillità si vogliono alzare i toni o meno. Lui li alza e io lavoro e cerco di risolvere tutto".
Assessore Cocco: nessuno sarà penalizzato
In giornata è arrivata anche la precisazione dell'assessore ai servizi civici del Comune di Milano, Roberta Cocco: "Nessuno sarà penalizzato perché i manifesti elettorali non potranno essere affissi fino al momento in cui l'installazione dei tabelloni non sarà completata. Cosa che avverrà tra due giorni al massimo". "Gli uffici avevano previsto oltre 4 mila tabelloni per un numero ipotizzato di 24 liste – ha aggiunto Cocco -. Con l'ufficializzazione del numero delle liste in corsa, ben 28, si è dovuto provvedere all'installazione di ulteriori tabelloni. I lavori sono in corso e termineranno in questi giorni così che tutte le liste, nell'ordine che, lo ricordo, è stato deciso dal sorteggio, possano esporre i propri manifesti nelle località distribuite fra i municipi". "Grazie al lavoro delle squadre del Reparto strade e del Nucleo di Intervento rapido del Comune, l'installazione dei tabelloni elettorali sta procedendo rapidamente: – ha concluso – gli ultimi 340 saranno installati nei prossimi due giorni completando così la disponibilità degli spazi per le 28 liste in corsa".