Elezioni Milano, Bernardo: “Ho il porto d’armi ‘occulto’ da difesa personale”
"Ho un porto d’armi da difesa personale". La precisazione è arrivata dal candidato sindaco del centrodestra, Luca Bernardo, a margine di una conferenza stampa a Palazzo Pirelli, in merito alla vicenda del porto d’armi e della pistola portata in ospedale. Il pediatra, in corsa per la carica di sindaco di Milano, ha poi spiegato: "Su tutta Italia, tranne nelle aggregazioni politiche, posso portare l’arma addosso e non devo avvertire nessuno per legge, perché si chiama ‘porto occulto' – ha aggiunto Bernardo – posso, idealmente portare l’arma anche in ospedale, in corsia, sul metro, in tram, in macchina, ovunque". Poi ha ribadito, come già fatto nelle scorse ore: "In corsia non l’ho mai portata e non la porterò mai. È un titolo che può essere rilasciato solo dalla Prefettura, non dalla Questura, e può essere rilasciato solo per motivazione".
La richiesta formale del Pd al Fatebenefratelli
Il consigliere regionale del Pd Pietro Bussolati ha annunciato che oggi farà richiesta formale al Fatebenefratelli per sapere "se la dirigenza dell’ospedale fosse a conoscenza del fatto e avesse acconsentito all’introduzione di armi da fuoco in ospedale – scrive in un messaggio su Facebook – Bernardo sostiene di non avere mai portato la pistola tra i pazienti, ma mi chiedo: quando è stato chiamato in reparto ha lasciato l’arma incustodita (reato) oppure sta mentendo e l’ha portata con sé?".
Sulla questione è intervenuto, sempre a margine della conferenza stampa al Pirellone lo stesso candidato del centrodestra: "Quelli del Pd ignorano le cose, perché se uno ha un porto d’armi da difesa personale, ha la possibilità di trasportarla ovunque e sempre – ha precisato Bernardo – Il Fatebenefratelli non deve neanche rispondere perché posso andare ovunque tranne che nelle aggregazioni politiche".