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Omicidio Elena Casanova, sequestrato il telefono dell’ex: si vuole capire se era vittima di stalking

Qualche mese prima di uccidere l’ex Elena Casanova a martellate mercoledì sera, Ezio Galesi ha tagliato le gomme dell’auto della donna. Ora sotto sequestro è finito il cellulare dell’uomo: i carabinieri indagano se nell’ultimo anno, periodo in cui i due si sono lasciati, la Elena è stata vittima di stalking.
A cura di Giorgia Venturini
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Era preoccupata Elena Casanova, lo aveva confessato alle colleghe. Non si sentiva sicura, soprattutto dopo quando qualche mese fa il suo ex compagno Ezio Galesi gli avrebbe tagliato le gomme dell'auto. A pranzo alle sue amiche aveva quindi suggerito di organizzare una cena "per ridere un po'". La sera dello stesso giorno Galesi ha impugnato un martello e l'ha uccisa. Ora, stando a quanto hanno precisato i carabinieri della Compagnia di Chiari a Fanpage.it, il telefono dell'uomo, che davanti al pubblico ministero ha già confessato l'omicidio, è stato messo sotto sequestro. I militari indagano se nelle chat ci sono le prove di un presunto stalking nell'ultimo anno, periodo in cui la donna aveva messo fine alla loro relazione. Sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti era finita anche una scritta comparsa sul muro a pochi passi dalla casa della donna e, quindi, dal luogo dell'omicidio. Sul muro la scritta: "Goditela mille euro". In un primo momento si pensava che la scritta fosse riconducibile al presunto omicida ma i carabinieri di Chiari, sentiti da Fanpage.it, hanno smentito tutto. I "mille euro" non sono riconducibili al presunto debito che la vittima aveva con il suo ex. Nessun debito è emerso dopo gli accertamenti: la vittima aveva pagato 200/300 euro a Ezio Galesi per alcuni lavori di giardinaggio fatti durante il periodo di lockdown.

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Galesi ha confermato di aver tagliato le gomme dell'auto di Elena

Durante l'interrogatorio davanti al pubblico ministero Ezio Galesi ha ammesso di aver tagliato a gennaio le gomme dell'auto della ex. I carabinieri però a Fanpage.it avevano precisato che Elena non aveva mai denunciato l'uomo. Stando a quanto emerso dalle informazioni di alcune college della donna, Elena non aveva mai parlato di violenze fisiche ma aveva paura. Aveva raccontato che era preoccupata ma che non l'avrebbe denunciato perché temeva che l'avrebbe uccisa. Durante l'interrogatorio Galesi ha confessato che mercoledì sera ha agito per uccidere: "Perché tanta violenza? Perché c'erano dei sentimenti, anzi no, ritratto non voglio rispondere a questa domanda. È stato un raptus". Poi ha spiegato di averla "colpita più volte alla testa". Mercoledì l'uomo ha incrociata la ex in un negozio a Castegnato e "poi sono andato ad aspettarla fuori casa". Qui armato di coltello ha prima spaccato il vetro della macchiane e poi l'ha trascinata fuori dall'auto e l'ha colpita alla testa con un martello. Fatali le ferite riportate. A questo punto l'uomo ha suonato ai vicini di casa e ha chiesto loro di chiamare i carabinieri. Si è acceso la sigaretta e ha chiamato la figlia dicendole: "Sono soddisfatto, ho fatto il mio dovere", come racconta di aver sentito il vicino di casa che è intervenuto per primo sul luogo dell'omicidio.

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