Elena Scaini condannata a 21 anni di carcere: aveva ucciso il marito a coltellate
È stata condannata a 21 anni di carcere: Elena Scaini, la donna di 53 anni accusata di aver ucciso il marito 51enne Stefano Giaron e ferito la suocera Lina Graziati di 79 anni. L'omicidio è avvenuto il 6 ottobre scorso in un appartamento di via Mozart a Mantova dove la coppia abitava insieme all'anziana. La Corte d'Assise ha così ridotto la pena di 24 anni che era stata richiesta dal pubblico ministero Carmela Sabatelli. Inoltre l'ha assolta dalle accuse di lesioni gravi nei confronti della madre del marito. Alla 79enne sono stati riconosciuti ottantamila euro di provvisionale e altri ventimila euro sono stati riconosciuti allo zio di Giaron.
L'omicidio avvenuto dopo una lite violenta
L'omicidio è avvenuto dopo una lite violenta tra i due. Dopo aver commesso il delitto, la donna è fuggita. Due giorni dopo, ha tentato di suicidarsi. Dopo essere stata soccorsa dagli operatori del 118, ha raccontato quanto fatto. Durante la sua testimonianza, aveva detto di aver colpito il marito nel tentativo di difendersi dalla sua aggressione. La donna lo ha ucciso con diverse coltellate al petto. Dalle indagini è emerso che i due avessero delle difficoltà economiche e che la donna fosse in cura in un centro psico sociale.
Le accuse di omicidio premeditato
Nonostante la sua confessione, la Procura l'ha accusata per omicidio premeditato. Secondo gli inquirenti, il delitto era stato organizzato prima. Dopo aver ucciso l'uomo, Scaini ha ferito anche la suocera 79enne che aveva tentato di difendere il figlio. L'anziana, che soffre di demenza senile, è stata trovata dai carabinieri in stato confusionale.