Elena Casanova, uccisa dall’ex con almeno 16 martellate: “Morta dopo un’agonia di diversi minuti”
È morta dopo un'agonia di diversi minuti: a rivelarlo è il medico legale Daniela Ruffini, incaricata dal pubblico ministero Carlo Pappalardo a svolgere l'autopsia sul corpo di Elena Casanova, la donna di 49 anni di Castegnato (Brescia) che è stata trovata morta davanti casa sua il 20 ottobre 2021. Ad averla uccisa sarebbe stato l'ex compagno Ezio Galesi.
Il femminicidio fuori casa
La donna viveva con la figlia che, all'epoca dei fatti, aveva solo 17 anni. Dopo averla uccisa, l'uomo avrebbe detto ai vicini: "Avevo detto che l'avrei fatto e l'ho fatto": si sarebbe inoltre acceso una sigaretta e avrebbe aspettato che arrivassero i carabinieri. Avrebbe anche chiamato la figlia: "Ho fatto il mio dovere".
Galesi l'avrebbe perseguitata per diverso tempo perché non accettava la fine della relazione: i due sarebbero stati visti spesso litigare. I vicini lo hanno descritto come una persona spesso alticcia e che alzava la voce. L'uomo è stato arrestato e accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà.
Le lesioni compatibili con il martello
Nella giornata di oggi, martedì 18 ottobre 2022, si sta svolgendo il processo in Corte d'Assise a Brescia. Tra i primi testimoni, c'è proprio la legale. Stando all'autopsia, l'uomo l'avrebbe colpita intorno alle 19 con almeno sedici martellate. Le lesioni trovate alla testa della 49enne sarebbero compatibili con il martello sequestrato all'imputato.
Dall'autopsia è inoltre emerso che la donna abbia riportato diverse lesioni alle mani e alle braccia probabilmente nel tentativo di difendersi: "La donna ha cercato disperatamente di salvarsi dalla furia di Galesi, ha sofferto un'agonia di diversi minuti".