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È uscito dal coma Carmine De Rosa, il poliziotto 28enne caduto per inseguire un detenuto evaso

Il poliziotto 28enne Carmine De Rosa è uscito dal coma farmacologico: l’agente, lo scorso 21 settembre, ha inseguito un detenuto evaso dall’ospedale San Paolo ed è caduto battendo violentemente la testa. Da allora è ricoverato nel reparto di Terapia intensiva.
A cura di Ilaria Quattrone
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Carmine De Rosa (Fonte: Facebook)
Carmine De Rosa (Fonte: Facebook)

Il 28enne Carmine De Rosa, l'agente di polizia penitenziaria caduto mentre inseguiva un detenuto evaso dall'ospedale San Paolo di Milano, è uscito dal coma. Il poliziotto è ancora ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale San Carlo, ma le sue condizioni – per quanto critiche – sono migliorate.

L'agente è in coma farmacologico dallo scorso 21 settembre

L'agente è ricoverato dallo scorso 21 settembre quando, intorno alle 5 del mattino, ha inseguito il detenuto 32enne Nazim Mordjane. L'uomo è infatti evaso dall'ospedale San Paolo dove era ricoverato in seguito a una lite esplosa nel carcere San Vittore dove era trattenuto da agosto con l'accusa di rapina. Nella notte aveva accusato alcuni dolori allo stomaco ed era stato così trasferito al pronto soccorso.

Nazim Mordjane
Nazim Mordjane

Il 32enne, approfittando anche del fatto che fosse l'alba, è riuscito a scappare da una finestrella. De Rosa lo ha inseguito ed è caduto battendo violentemente la testa. Si sarebbe rialzato e sarebbe entrato nel pronto soccorso dove però le sue condizioni sono peggiorate drasticamente.

Il detenuto di 32 anni è ancora ricercato

Il 28enne è stato poi trasferito all'ospedale San Carlo dove è stato sottoposto a due interventi chirurgici, di cui uno alla testa. Era così entrato in coma farmacologico, dal quale è però uscito in questi giorni. Le sue condizioni, nonostante siano migliorate, restano comunque critiche.

Nel frattempo proseguono le ricerche del detenuto da parte delle forze dell'ordine. Al vaglio anche l'ipotesi che il 32enne abbia finto il malore: potrebbe infatti aver architettato un piano per scappare. Qualcuno, infatti, potrebbe averlo aiutato ad allontanarsi dalla struttura e potrebbe avergli fornito un nascondiglio.

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