È stato adottato Enea, il bambino affidato alla Culla per la Vita: i genitori non sanno della sua storia
Una storia che ha fatto discutere, scontrare, commuovere tutta Italia. È quella del piccolo Enea, il neonato affidato alla Culla della Vita della clinica Mangiagalli a Milano nel giorno di Pasqua: "La mamma mi ama, ma non può occuparsi di me", recitava il foglio lasciato di fianco al piccolo.
Una storia che, però, i genitori adottivi del bambino non conosceranno mai. Con una data di nascita diversa, un altro nome e altre generalità Enea ha trovato finalmente casa: è quella di una giovane coppia residente in Lombardia, che lo ha accolto dopo aver concluso il lungo iter per accedere all'adozione.
I genitori adottivi di Enea
L'analisi delle candidature è durata circa un mese, come era stato previsto dalla presidente del Tribunale Maria Carla Gatto. Alla fine di questo periodo, il Tribunale per i minorenni di Milano ha così scelto proprio la giovane coppia della Lombardia tra cinque nuclei familiari ritenuti idonei e nelle condizioni per occuparsi del piccolo.
Cos'è la Culla per la Vita e dove si trova a Milano
La Culla per la Vita è una struttura concepita appositamente per permettere di lasciare, totalmente protetti, i neonati da parte delle mamme in difficoltà nel pieno rispetto della sicurezza del bambino e della privacy di chi lo deposita.
In un luogo facilmente raggiungibile, garantisce l’anonimato della mamma che vuole lasciare il bambino ed è dotata di una serie di dispositivi ad alta tecnologia (riscaldamento, chiusura in sicurezza della botola, presidio di controllo h 24 e rete con il servizio di soccorso medico) che permettono un facile utilizzo e un pronto intervento per la salvaguardia del neonato.
Quella del Policlinico di Milano si trova in via della Commenda 10, alla destra dell'ospedale.