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“È stata strappata via dalle mie mani”: il racconto del fidanzato di Noemi Fiordilino, uccisa da un pirata della strada

Noemi Fiordilino è stata investita e uccisa a Lurago Marinone (Como) da Vincenzo Crudo la notte tra venerdì 28 e sabato 29 marzo. Il racconto del fidanzato che si trovava con lei al momento della morte.
A cura di Giulia Ghirardi
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"A un certo punto vedo arrivare una macchina tanto forte, gli ho fatto cenno con la mano di rallentare, ho cercato di prenderla verso di me, ma è stata strappata via dalle mie mani, ha fatto 50 metri di volo”. A parlare è il fidanzato di Noemi Fiordilino, la 20enne investita e uccisa a Lurago Marinone (Como) da Vincenzo Crudo la notte tra venerdì 28 e sabato 29 marzo.

Secondo quanto appreso dagli inquirenti, l'uomo stava rientrando a casa dopo una serata in compagnia di amici alla guida della sua Volkswagen Golf con un tasso alcolemico sopra il limite consentito e con il piede destro ingessato. Poco prima della tragedia, la giovane – classe 2004 e residente a Vertemate con Minoprio (Como) – stava viaggiando con il fidanzato nei pressi di Lurago Marinone. "Tornavamo da una nostra amica che si era laureata, abbiamo investito un coniglietto e volevamo soccorrerlo, abbiamo accostato", ha raccontato il fidanzato di Fiordilino a Ore 14.

È a quel punto che la ragazza avrebbe attraversato la strada e, proprio in quel momento, sarebbe stata travolta dall'auto arrivata a forte velocità davanti agli occhi del fidanzato. Secondo quanto ricostruito, il conducente l'avrebbe trascinata per circa 50 metri prima di darsi alla fuga. “La macchina non si è minimamente fermata", ha continuato a raccontare il fidanzato. "Ho iniziato a correre per capire dove fosse, ho iniziato a cercarla urlando e chiamandola per nome, ho provato a farle un massaggio cardiaco seguendo le indicazioni dei soccorsi. Poi è arrivata l’ambulanza ed è stata portata in ospedale. Non so come descrivere quell’uomo che le ha tolto la vita a 20 anni. Noemi si stava realizzando, studiava per realizzare i suoi sogni. Non molleremo finché non verrà fatta giustizia, se non facciamo niente ci saranno sempre persone che piangeranno i loro cari”.

Noemi Fiordilino è morta poco dopo, all’ospedale Sant’Anna di Como. In seguito all'incidente, i Carabinieri di Cantù sono riusciti a risalire alla targa dell’auto e quindi a rintracciare il soggetto che si trovava presso la propria abitazione. Sottoposto ad accertamento etilometrico, l’uomo ha riportato un tasso alcolico di 1.49. Alle domande dei Carabinieri sull’accaduto, l'uomo avrebbe risposto che l’auto gli era stata rubata la sera precedente, ma a un controllo successivo la vettura è stata ritrovata abbandonata a Fenegrò in via Diaz.

Vincenzo Crudo, portato al carcere di Como, dove dovrà rispondere non soltanto di omicidio stradale e di omissione di soccorso, ma anche di simulazione di reato avendo appunto simulato di aver subito il furto della propria auto.

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