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È polemica sullo spettacolo del ballerino ucraino con Putin tatuato sul petto al teatro del Comune di Milano

Sergei Polunin avrebbe dovuto esibirsi in due repliche del ‘Rasputin’ al Teatro degli Arcimboldi di Milano. Tuttavia, la direzione comunica di star valutando la sospensione dello spettacolo. Il noto ballerino è dichiaratamente filo putiniano e ha anche partecipato a un concerto “di beneficenza per l’esercito russo”.
A cura di Enrico Spaccini
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Il ballerino dalla tripla cittadinanza, ucraina, russa e serba, Sergei Polunin potrebbe non esibirsi al Teatro degli Arcimboldi di Milano. Lo comunica lo stesso teatro affermando come la direzione stia lavorando per sospendere le repliche del ‘Rasputin' previste per gennaio. "Pur credendo nella libertà d'espressione e l'apoliticità dell'arte", si legge in un post Instagram della pagina ufficiale.

Il concerto di beneficenza a sostegno dell'esercito russo

Nato a Kherson nel 1989, la città ucraina occupata dai russi a fine marzo e liberata alcuni mesi dopo, Polunin non ha mai nascosto la sua ammirazione per Vladimir Putin. Anzi, si è fatto tatuare il suo volto per ben tre volte. Lo scorso 21 novembre, poi, si è esibito a Novosibirsk a quello che ha chiamato "concerto di beneficenza a sostegno dell'esercito russo".

Una delle foto pubblicate sul profilo Facebook di Sergei Polunin
Una delle foto pubblicate sul profilo Facebook di Sergei Polunin

Polunin avrebbe dovuto esibirsi nel ‘Rasputin – Dance drama' già lo scorso aprile. In quel caso lo spettacolo venne rimandato perché aveva detto di essersi fatto male al tallone d'Achille del piede destro. Questa volta, invece, avrebbe dovuto salire sul palco degli Arcimboldi il 28 e il 29 gennaio 2023. Il motivo di questa sospensione, però, sembrerebbe solo politico.

La condanna di Tam alla guerra

La direzione ha ricordato come "Tam ha sempre espresso la sua condanna alla guerra ospitando il Gala di danza per la Pace con artisti ucraini (aprile '22) e il collettivo Pussy Riot (settembre '22)". Polunin, invece, ha più volte evitato di rispondere a chi gli chiedeva cosa ne pensasse della guerra.

Ad esempio, il ballerino avrebbe dovuto esibirsi alcuni giorni fa al Castello di Kromeriz, di proprietà della curia di Olomuc. Quando, però, gli è stato chiesto un parere sulla guerra in Ucraina al quale non ha voluto rispondere, la data è stata annullata. Per questo motivo, era stata lanciata anche una petizione su Change e inviato un appello al teatro affinché lo spettacolo venisse annullato.

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