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È morto il partigiano Roberto Milani, l’ultimo iscritto alla sezione Anpi di Milano Affori

È morto il partigiano Roberto Milani: aveva 96 anni ed era l’ultimo iscritto alla sezione Anpi di Affori, quartiere di Milano. Il presidente di Anpi provinciale Milano, Roberto Cenati: “Lo ricorderemo sempre con affetto e riconoscenza”.
A cura di Francesco Loiacono
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Roberto Milani (Foto Facebook di Roberto Cenati)
Roberto Milani (Foto Facebook di Roberto Cenati)

L'ultimo partigiano ancora iscritto alla sezione Anpi di Affori, quartiere milanese in cui viveva, se n'è andato. Roberto Milani, il cui nome di battaglia era Alberto, è morto all'età di 96 anni. A comunicare la notizia della sua scomparsa è stato il presidente dell'Anpi provinciale di Milano Roberto Cenati, che su Facebook ha scritto un ricordo di uno dei tanti combattenti per la libertà che durante il fascismo si oppose al regime unendosi alla causa dei partigiani.

Chi era Roberto Milani, nome di battaglia Alberto

Roberto Milani era nato in provincia di Vicenza, a Sossano, il 6 giugno del 1925: quest'anno avrebbe compiuto 97 anni. La sua famiglia era antifascista e il nonno era stato uno dei tanti che nei primi anni Venti, gli anni turbolenti dell'ascesa del regime, aveva subito le violenze fasciste con i pestaggi e la somministrazione di olio di ricino. Anche per questo si comprende bene la scelta di Roberto dopo l'armistizio dell'8 settembre del 1943: il ragazzo, che all'epoca poco più che maggiorenne e a maggio aveva fatto il pre-militare, scelse la renitenza alla leva, disertò i bandi della Repubblica di Salò e si unì alla Brigata Garibaldi Ateo Garemi.

Dopo la guerra Roberto Milani si era sposato con la mondina Imperia Vanzan, sua compagna per tutta la vita, e aveva partecipato attivamente alle iniziative della sezione Anpi di Affori, portando la sua testimonianza alle giovani generazioni. Affori perde un importante punto di riferimento, anche se grazie alle sue parole e ai suoi racconti i valori in cui credeva Milani continueranno ad essere tramandati. "Lo ricorderemo sempre con affetto e riconoscenza", ha scritto Roberto Cenati.

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