È morta Silvia Salvarani, l’insegnante di yoga travolta da una betoniera in centro a Milano
Che le sue condizioni fossero gravi lo si era capito sin dai primi istanti. Una betoniera l'aveva investita lo scorso 2 novembre a Milano, mentre stava passando con la sua bicicletta ai bastioni di Porta Nuova, all'altezza dell'incrocio con via Solferino. Dopo due settimane di ricovero e diversi interventi chirurgici, l'insegnante di yoga 66enne Silvia Salvarani è morta.
"La prima in Italia a introdurre i cinque tibetani"
Si era trasferita nel capoluogo lombardo nei primi anni duemila. Nata ad Ancona, si era laureata in scienze motorie e poi specializzata nello yoga. Come lei stessa raccontava, questa passione era forte in lei sin dai primi anni di vita. A trasmettergliela fu il padre, il quale "lo aveva appreso durante i cinque anni da prigioniero di guerra trascorsi in India dove era entrato in contatto epistolare con il maestro Sivananda di Rishikesh".
Diceva di essere stata la "prima in Italia a introdurre i cinque tibetani", il rituale che fonde insieme alcune posizioni di yoga con altre dello stretching. Lo insegnava dal 1980 e dirigeva anche una scuola di formazione online per insegnanti.
"Idee differenti, vite diverse, città lontane. Avremo forse modo di incontrarci di nuovo, altrove. Che la tua anima possa godere della luce in cui credevi e insegnavi", ha scritto in un post il fratello Marco.
L'incidente e la corsa in ospedale
Non è ancora chiaro come sia potuto avvenire l'incidente. Era in sella alla sua bicicletta quando è stata agganciata dalla betoniera, che l'ha poi travolta. Per soccorrerla erano state inviate tre squadre di vigili del fuoco del comando provinciale, oltre a un'ambulanza e l'automedica in codice rosso.
Trasportata all'ospedale Niguarda, è stata sottoposta a vari interventi chirurgici, che però non sono stati sufficienti per salvarla.