È morta dopo 3 giorni di ricovero Maurilia Corno, la ciclista 69enne investita dall’auto della vicina
È morta in ospedale dopo tre giorni di ricovero Maurilia Corno, la 69enne che lo scorso giovedì 4 gennaio a Robbiate (in provincia di Lecco) è stata travolta da un'auto mentre si trovava in sella alla sua bicicletta. La proprietaria della vettura, un'Audi, è la sua vicina di casa. La 38enne alla guida avrebbe riferito di non essersi accorta della sua presenza. Mentre i familiari della vittima hanno acconsentito alla donazione degli organi, come da volontà di Corno, gli agenti della polizia locale sono al lavoro per individuare eventuali responsabilità.
L'incidente a pochi metri da casa
Nel pomeriggio dello scorso giovedì Corno stava percorrendo via don Sebastiano Colleoni in sella alla sua bici quando si è ritrovata l'Audi davanti. Quella strada, riservata ai residenti e poco lontano dall'abitazione della 69enne, era stata resa a senso unico da un paio d'anni dall'amministrazione comunale perché considerata pericolosa. Il doppio senso di marcia è consentito, ormai, sono a pedoni e ciclisti.
La 38enne alla guida dell'auto stava procedendo lungo la direzione giusta, ma non si è accorta che di fronte a sé c'era Corno in bici. L'impatto è stato violento e ha sbalzato la 69enne a terra e contro i cordoli delle aiuole provocandole lesioni gravi. I soccorsi sono stati immediati: sul posto sono arrivati i sanitari di Areu e i volontari della Croce rossa.
La morte di Corno e la donazione degli organi
Corno, che in un primo momento era cosciente, è andata in arresto cardiaco. Una volta rianimata, è stata intubata e trasportata d'urgenza con l'eliambulanza di Milano all'ospedale San Gerardo di Monza. Qui è rimasta ricoverata nel reparto di Neurorianimazione fino alla mattina del 7 gennaio, quando i medici hanno dichiarato la morte cerebrale.
Sul caso stanno indagando gli agenti della polizia locale che, conclusi i rilievi sul luogo dell'incidente, dovranno accertare eventuali responsabilità nella morte di Corno. Nel frattempo, il marito della 69enne e il figlio hanno acconsentito alla donazione degli organi: "Un ultimo suo gesto d'amore per chi ha bisogno".