È morta Carla Fracci, l’étoile regina della danza italiana aveva 84 anni ed era malata da tempo
È morta Carla Fracci, étoile della danza conosciuta in tutto il mondo. Nelle ultime ore si erano diffuse indiscrezioni sulle sue condizioni di salute, che erano state definite serie. La preoccupazione era trapelata anche da ambienti del Teatro alla Scala, al quale l'ex ballerina è stata sempre legatissima. È proprio nel "tempio della lirica" che Carla Fracci, nata a Milano nel 1936 da papà tranviere e mamma operaia, studiò danza e si diplomò. Una "storia fiabesca", l'ha definita il Piermarini esprimendo il proprio cordoglio per la scomparsa dell'étoile: "La figlia del tranviere che con talento, ostinazione e lavoro diventa la più famosa ballerina del mondo". Entrata nel 1946 alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala, dove ha studiato tra l’altro con Esmée Bulnes e Vera Volkova, Carla Fracci si diplomò nel 1954 e nel 1958 divenne prima ballerina della Scala, il trampolino per una carriera di successo che l'ha vista calcare i palcoscenici dei più importanti teatri al mondo. Unica amarezza nel suo rapporto col teatro milanese, che nel 2016 per i suoi 80 anni le dedicò una festa, quella di non essere mai riuscita a diventare la direttrice del Corpo di ballo, cosa che invece riuscì a fare in altri prestigiosi teatri come il San Carlo di Napoli, città che ha amato profondamente, e il teatro dell'Opera di Roma.
Carla Fracci avrebbe compiuto 85 anni il prossimo 20 agosto: a quanto si apprende, da tempo era stata colpita da un tumore ma aveva vissuto la malattia con molto riserbo. È morta nella sua abitazione, lasciando il marito Beppe Menegatti, regista teatrale col quale era sposata dal 1964 e ha collaborato in molte occasioni, e il figlio Francesco. Tra le varie onorificenze che le sono state assegnate nel corso di una carriera lunghissima e prestigiosa, anche quella che mostra di più il suo legame con Milano: l'Ambrogino d'oro assegnatole nel 1972.
L'ultima volta che era salita sul palcoscenico della Scala nelle vesti di ballerina era stata nel 2000, interpretando la parte della Luce in Excelsior. Una delle ultime onorificenze ricevute era arrivata invece nel 2020: la Rosa Camuna, assegnatole dalla Regione Lombardia. A gennaio una delle sue ultime apparizioni: nella Sala Cecchetti del Teatro alla Scala era stata la protagonista di una masterclass con gli interpreti di "Giselle", Martina Arduino, Claudio Coviello e il Corpo di Ballo. "La danzatrice stanca", come la poesia che Eugenio Montale le aveva dedicato nel 1973, si è spenta nei giorni in cui, su Rai Play, va in onda la prima docuserie che racconta il dietro le quinte del Corpo di ballo del Teatro alla Scala, "Corpo di ballo", che ha visto la partecipazione straordinaria dell'étoile.