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È Halloween anche per i bimbi della terapia intensiva neonatale del Niguarda: le tenere foto

Dolcetto o scherzetto? La domanda arriva anche nel reparto di Terapia intensiva neonatale dell’ospedale Niguarda di Milano. I piccoli ricoverati hanno ricevuto in dono cappellini e altri oggetti fatti a maglia raffiguranti zucche o fantasmini. “Piccoli gesti di normalità per alleggerire le lunghe e difficili giornate delle famiglie dei piccoli guerrieri”, spiegano dall’ospedale.
A cura di Francesco Loiacono
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Anche all'interno del reparto di Terapia intensiva neonatale dell'ospedale Niguarda di Milano si festeggia Halloween. Con un pizzico di creatività e qualche gomitolo di lana, le volontarie dell'associazione "Cuore di maglia" hanno realizzato per i neonati che si trovano nel reparto cappelli a forma di zucca o raffiguranti mostriciattoli tutt'altro che spaventosi, soprattutto se indossati da bimbi così piccoli e indifesi. Nel reparto, perfino sulle incubatrici, sono poi apparse decorazioni a tema realizzate dai volontari della Fondazione Ronald McDonald: anche in questo caso a spopolare sono le tradizionali zucche di Halloween.

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"Piccoli gesti di normalità per alleggerire le giornate"

Le foto del reparto "vestito" a festa sono state pubblicate sul profilo Facebook dell'ospedale Niguarda "Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda" e hanno subito commosso centinaia di utenti. Non è comunque la prima volta che vengono realizzate iniziative del genere: ogni anno infatti, anche a Carnevale e in altre ricorrenze, l'ospedale in collaborazione con la onlus Neo – Associazione amici della neonatologia dell'ospedale Niguarda cerca di alleviare le lunghe giornate delle famiglie dei neonati ricoverati nel reparto con gesti piccoli, ma molto utili per strappare un sorriso e restituire un senso di normalità anche a chi, per periodi più o meno brevi, non può portare a casa il proprio bimbo e lo deve vedere spesso attraverso un vetro. "Piccoli gesti di normalità per alleggerire le lunghe e difficili giornate delle famiglie dei piccoli guerrieri", hanno scritto sulla pagina dell'ospedale, che ha poi rilanciato la tradizionale domanda di questa giornata: "Dolcetto o scherzetto?".

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