È giallo sulla morte di Sara Lemlem Ahmed, la 40enne trovata morta in un cantiere: domani l’autopsia
È giallo sul caso di Sara Lemlem Ahmed, la donna di quarant'anni il cui corpo è stato trovato il 9 febbraio in un cantiere a Vigevano, comune in provincia di Pavia: domani, martedì 15 febbraio, si svolgerà l'autopsia. Gli esiti potranno chiarire tutti i dubbi relativi alla sua morte e soprattutto accertare se sia avvenuta per responsabilità terze oppure per un incidente o ancora un gesto volontario. Facciamo però un passo indietro.
La discussione avuta con il compagno
Sara viveva in Olanda. Tre anni fa aveva conosciuto il compagno Corrado Mannato su un sito di incontri. Per proseguire la loro relazione, la 40enne aveva accettato di seguire Mannato a Vigevano dove viveva. Nonostante i suoi tentativi, Sara non è riuscita a trovare lavoro e per questo motivo voleva tornare nei Paesi Bassi. Da questa sua volontà, il 4 dicembre era nata una discussione con il compagno. Una lite che, come riferito da Mannato, non sarebbe stata violenta. Dopo la discussione, la 40enne sarebbe uscita da casa senza farvi ritorno. Contattato da Fanpage.it, l'uomo ha riferito di non voler rilasciare dichiarazioni in questo momento così delicato.
Il corpo ritrovato nel vano ascensore di un cantiere
La donna non avrebbe portato con sé né documenti né cellulare né le chiavi di casa. Il compagno avrebbe iniziato autonomamente le ricerche per poi avvisare le forze dell'ordine. La polizia, inizialmente, avrebbe pensato a un allontanamento volontario. La svolta è arrivata il 9 febbraio: il corpo di Sara è stato travato nel vano ascensore di un cantiere. La donna avrebbe riportato alcune lesioni che, a un primo esame, sembrerebbero essere compatibili con la caduta. È stata trovata con gli stessi abiti indossati il giorno della scomparsa. Per il momento la Procura indaga sia per omicidio che per suicidio. Si cercano anche la sorella e la migliore amica che la donna aveva detto di avere.