“È ancora sconvolta per le violenze subite”: parla l’avvocata della 13enne molestata sulla metro
"La ragazza ha comunque voluto continuare ad andare a scuola anche se era turbata dalla situazione. E ancora oggi è incredula di quello che è successo": a dirlo a Fanpage.it è l'avvocata Francesca Tutino che assiste la ragazzina di 13 anni che nella mattinata di domenica 23 ottobre è stata palpeggiata su un treno della metropolitana gialla di Milano.
L'adolescente si trovava in Lombardia con la famiglia per una gita. Scendendo alla fermata Duomo, dove poi avrebbero fatto un giro in Piazza, la figlia di 13 anni avrebbe guardato il padre con gli occhi sbarrati, sarebbe esplosa in un piano e avrebbe chiesto aiuto indicando un ragazzo. Il ventisette, capendo di essere stato scoperto, avrebbe iniziato a correre.
Il momento dell'inseguimento
Il padre, insieme a un passante, lo ha inseguito fin quando non è riuscito a fermarlo. È proprio in quel momento che decidono di chiamare il numero unico delle emergenze 112: "La polizia è arrivata immediatamente. Vogliamo rinnovare loro i nostri complimenti. Anche la sicurezza di Atm è stata allertata e ha preso in sicurezza l'uomo", spiega ancora la legale.
Il 27enne è stato scarcerato e sottoposto all'obbligo di firma
Il giorno successivo, la tredicenne è stata anche ascoltata dalla Questura di Udine alla presenza di uno psicologo. Adesso l'uomo è stato scarcerato e sottoposto all'obbligo di firma: "Non commentiamo quella che è stata la decisione. Ci auguriamo che il soggetto non abbia più a ripetere situazioni simili".
Adesso la ragazza dovrà fare i conti con il trauma vissuto: accanto a lei la sua famiglia, che le è spiegato l'episodio, e la sta avvolgendo di affetto.