“Due mi tenevano, uno colpiva”: il racconto del ragazzino picchiato e preso a sassate dai bulli
"Due mi tenevano, uno mi colpiva": è quanto ha raccontato il ragazzino di 14 anni che è stato picchiato e preso a sassate da alcuni bulli a Pavia. L'adolescente ha riportato un trauma cranico e dopo alcuni giorni sotto osservazione, è stato dimesso con una prognosi di trenta giorni.
Il padre: Mio figlio non può vivere così
Il padre ha raccontato che il figlio è perseguitato da tempo da alcuni ragazzini e che, da quando è ricominciato l'anno scolastico, è stato costretto ad accompagnarlo e a prenderlo all'uscita: "Mio figlio non può vivere così". Sul caso indagano i carabinieri di Pavia.
I militari stanno analizzando le telecamere di sorveglianza installate tra la Cupola Arnaboldi e che ha ripreso il tratto tra Strada Nuova e il ponte Coperto dove è avvenuta l'aggressione. La vittima ha raccontato ai carabinieri che domenica pomriggio si trovava in quella zona con altri tre amici. A un certo punto è stato circondato da un gruppo di ragazzi: "Mi sono sentito prendere per le braccia", ha spiegato.
Il racconto della vittima
Ha poi precisato che due lo tenevano e "un terzo ha preso un sasso e con questo mi ha colpito alla testa. Il mio amico ha cercato di difendermi, ma è stato preso a calci e pugni. Siamo scappati ma loro ci hanno inseguito lanciandoci addosso bottigliette, sassi e mozziconi". Il ragazzino ha poi chiamato il padre che è arrivato in pochi minuti sul posto e ha portato il figlio in ospedale.
"Tutta la mia solidarietà e, per mio tramite, quella di tutta la città a questo giovane concittadino e alla sua famiglia che idealmente abbraccio", ha affermato il sindaco Fabrizio Fracassi.